memoria corta

Tagadà, scivolone della Gelmini: cosa diceva sul tetto al contante

Mariastella Gelmini contro l'innalzamento del tetto del contante. A dirlo è la stessa senatrice da poco passata in Azione. A Tagadà su La7, infatti, l'ex esponente di Forza Italia arriva a dire che la proposta della Lega "è un'arma di distrazione di massa". Il motivo? Il Carroccio "ha bisogno di recuperare consensi". Ma non finisce qui, perché la Gelmini tira in ballo le Regionali, dicendo "che c'è una competizione" e quindi il disegno di legge è "un modo per farsi notare, ma anche un modo per creare una cortina di ferro intorno a quei temi che la Meloni non ha toccato".

In sostanza, conclude nella puntata di giovedì 27 ottobre, "il tetto al contante distrae dagli altri argomenti che il governo dovrebbe trattare. Io non riesco a prendere sul serio questa proposta". Da qui la promessa: "La nostra non sarà un'opposizione ideologica, ma sul merito. Vogliamo fare un'opposizione repubblicana. C'è chi vuole fare una battaglia sui nomi, noi no, la vogliamo fare sui fatti". 

 

Un intervento che lascia i telespettatori sorpresi. Si perché solo nel 2020, con Giuseppe Conte premier, la Gelmini si scagliò contro la scelta di far scendere il tetto. All'epoca Conte annunciò il calo dai 3mila ai 2mila euro fino a quota mille da gennaio 2022. E cosa disse in quell'occasione la deputata di Azione? "Un’altra picconata alla nostra libertà".