Nove anni dopo
Berlusconi al Senato? Chi lo "placca" in cortile: inimmaginabile
Tutti alla corte di Silvio Berlusconi. Nel giorno del suo discorso al Senato, il leader di Forza Italia arriva a palazzo Madama accompagnato dagli uomini della scorta e dal presidente dei senatori azzurri Licia Ronzulli. Ma il Cavaliere non fa in tempo ad attraversare il cortile interno, che subito viene avvicinato da tanti azzurri. Tra loro vari candidati non rieletti e alcuni ex forzisti. L'Adnkronos parla addirittura di "una processione come ai vecchi tempi". E maliziosamente ricorda che "è tutt'ora aperta la partita sui sottosegretari di Forza Italia".
Non sono solo gli uomini, o ex uomini, di FI ad accogliere l'ex premier. Non è infatti passata inosservata la presenza di Mario Monti, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e quello della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "È il riconoscimento (e il risarcimento) che l’ex premier sperava di ricevere dopo lo scivolone di due settimane fa, quando Forza Italia non votò La Russa presidente", si legge ancora. Entrato in Aula l'accoglienza non è da meno: Matteo Salvini raggiunge i banchi di Forza Italia per stringere calorosamente la mano al Cav. Qui arrivano Antonio Tajani, Raffaele Fitto, ma anche Daniela Santanché.
Una volta seduto sullo scranno dopo nove anni di lontananza, Berlusconi assiste alla replica del presidente del Consiglio e ripassa, limando a penna, il suo intervento. Una cosa è certa, le agitazioni degli scorsi giorni sono acqua passata. "È difficile la situazione ma noi diamo comunque convintamente la nostra fiducia", promette in attesa di poter prendere la parola dopo la decadenza subita.