Sovranità alimentare
Lollobrigida, "quella roba mi fa schifo": la sinistra impazzisce
Inizia una nuova avventura per Francesco Lollobrigida, neo-ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare. E proprio la nuova dicitura del ministero ha scatenato i soliti noti, la sinistra, che ha bollato come "fascisteggiante" il riferimento alla sovranità alimentare. Come se difendere un eccellenza come il cibo italiano fosse una colpa.
E così Lollobrigida, deputato di FdI, replica agli attacchi ricevuti nelle ultime ore. Lo fa in un'intervista al Corriere della Sera, in cui afferma: "Ma quale autarchia? Anche Slow Food ha avuto parole di apprezzamento per la Sovranità alimentare. Non è un concetto fascista. Ma un principio che nazioni con governi socialisti hanno addirittura inserito in Costituzione. È una dicitura identica a quella del ministero dell’Agricoltura francese", premette.
Dunque, il ministro aggiunge: "Sa perché lo abbiamo copiato? Perché la Francia ha la capacità di difendere i propri interessi nazionali. E credo che ogni nazione dovrebbe avere il dovere e il diritto di difendere le proprie eccellenze alimentari”.
Ovviamente, nessun prodotto straniero verrà messo al bando. Lollobrigida spiega che l'obiettivo è proteggere il made in Italy dalle copie straniere, arginare un fenomeno noto come italian sounding. "Sovranità alimentare - riprende - significa tutelare l’economia e rimettere al centro della produzione il rapporto con i coltivatori non solo per proteggere una parte della filiera agroalimentare, ma la cultura rurale. Se la sinistra trova questa dicitura così negativa perché non ha obiettato nulla quando ha firmato il protocollo d’intesa con la Francia in cui c’era anche il Ministère de l’Agriculture et de la Souveraineté alimentaire?", si interroga il meloniano.
E ancora, spiega che "l'obiettivo è difendere i cittadini dalle degenerazioni della globalizzazione". Infine, Lollobrigida sottolinea: "Quello che davvero ci allarma sono degenerazioni di cui nessuno parla, come la produzione di carne in laboratorio. Trovarsi nel piatto un prodotto così fa schifo. Noi di FdI avevamo firmato una petizione promossa da Coldiretti per contrastare questa aberrazione", conclude Lollobrigida, che mostra di avere le idee chiarissime.