Vane speranze

Meloni, il Pd si aggrappa a Lupi: "Se lo ha lasciato fuori..."

La sinistra si aggrappa a Maurizio Lupi e tifa per l'incidente parlamentare. Di fronte al governo nato a tappe forzate nel giro di poche  ore, con un centrodestra finalmente di nuovo compatto al Quirinale dopo gli assurdi sbandamenti in Senato, l'unica speranza dei cosiddetti "progressisti" è appunto nel fuoco amico nella maggioranza. 

 

 

 

Come riporta un retroscena della Stampa, qualcuno all'opposizione una volta letta la lista dei ministri ha addirittura esultato: "Forse Meloni ha istinti suicidi". Secondo l'anonima "vecchia volpe del Pd", il governo potrebbe avere un problema di numeri a Palazzo Madama: "Per avere la maggioranza in Senato, deve avere 104 voti e il centrodestra ne ha 115. Ma lei si priva di nove senatori facendoli ministri... Almeno altrettanti saranno i senatori sottosegretari! Poi, non contenta, leva pure dal governo Maurizio Lupi, che al Senato ha un suo gruppo parlamentare... Ma così il governo nasce morto!".

 

 

 

Troppo ottimismo, forse. Perché come notava Enrico Mentana a caldo nella sua diretta su La7 con Diario politico, subito dopo le consultazioni di venerdì sera al Quirinale, proprio la scelta di aver coinvolto nel governo pezzi pesanti del Parlamento e molti big di partito è, al contrario, "una prova di forza della Meloni". Della serie: provate a fare scherzetti ora. E le posizioni di rilievo dei leghisti Salvini, Giorgetti, Calderoli o della forzista Bernini sono un'altra ipoteca: chi spera nello sgambetto, almeno a breve, dovrà attendere ancora a lungo.