Meloniano di ferro

Governo Meloni, nasce il Ministero alla "sovranità alimentare"

Ufficializzata la lista dei ministri. Giorgia Meloni, concluso il faccia a faccia con Sergio Mattarella, ha elencato i nomi della nuova squadra di governo. Non senza sorprese. Al di là dei profili cambiati all'ultimo, non passa inosservato un'altra peculiarità. Ossia alcuni ministeri dal nome modificato. Proprio così, perché la leader di Fratelli d'Italia ha voluto dimostrare un cambio di passo e il proprio interessamento per il Paese. Non a caso il ministero dello Sviluppo economico, affidato ad Adolfo Urso, ha assunto il nome di Imprese e Made in Italy. Poi ecco che il ministero Delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali diventa il ministero dell'Agricoltura e sovranità alimentare. Un chiaro riferimento alle battaglie che il governo intenderà intraprendere anche in sede europea, a cominciare dall'opposizione al famigerato protocollo Nutriscore, fortemente voluto dal presidente francese Emmanuel Macron, con effetti devastanti sul sistema agro-alimentare italiano.

 

 

Lo scranno in questo caso verrà occupato da Francesco Lollobrigida, come diversi retroscena prevedevano. Infine, è il caso del ministero della Transizione ecologica divenuto dell'Ambiente e sicurezza energetica. Qui la Meloni ha optato per Gilberto Pichetto Fratin. Un vero e proprio schiaffo alla sinistra e all'Europa.

 

 

Ma la futura premier non ha fatto in tempo a nominare i ministeri, che subito si è sollevata la polemica. I primi a intervenire sono gli esponenti di Articolo Uno. "Il governo più a destra da almeno un secolo a questa parte. Ministeri dal nome bizzarro che evocano un tempo antico. Antichissimo. Opposizione dura e intransigente a questa pennellata di nero sulla vita della Repubblica". Queste le parole del fondatore Arturo Scotto