Confessione
Guido Crosetto rivela: "Perché Meloni ha detto no alla Ronzulli"
Guido Crosetto, "il gigante buono" di questo centrodestra, in queste ore è impegnato a fare da pontiere per ricucire lo strappo tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. La lista dei giudizi del Cav sulla leader di Fratelli d'Italia apparsa al Senato pesa come un macigno nelle trattative di governo. Ma a quanto pare si vede luce in fondo al tunnel. Un faccia a faccia tra Berlusconi e la Meloni dovrebbe risolvere tutto e dare il via alla messa a terra della squadra di governo che dovrebbe giurare molto probabilmente alla fine di questa settimana, o al più tardi lunedì prossimo.
Il nodo Ronzulli a quanto pare è sparito, la diretta interessata ha fatto sapere di non voler essere un ostacolo per la formazione dell'esecutivo. E Crosetto, in un'intervista al Corriere, ha spiegato in modo chiaro quali sono i motivi per cui è scattato il veto sul nome della Ronzulli: "Un premier ha diritto di scegliere chi ritiene più adatto per ogni ruolo. A lei serve una squadra inattaccabile sotto ogni profilo: si è visto come già sulle presidenze delle Camere l'opposizione abbia colto la palla al balzo per alzare il tono della polemica facendola diventare diffamazione internazionale che indebolisce il Paese".
Poi Crosetto esclude colpi di scena e ribaltamenti di fronte con allargamento della maggioranza al Terzo Polo in caso di ulteriori tensioni con Forza Italia: "Con Meloni presidente lo escludo. Con lei, questo governo nasce come governo di centrodestra, composto dalle forze che hanno vinto le elezioni. Ma non vedo alternative a un governo di centrodestra. Non c'è spazio, e non ce ne sarà alcun bisogno". Infine sul suo futuro e sull'ipotesi di far parte di questo governo afferma: "Non ho mai parlato della mia posizione e mai ho chiesto di far parte del governo. Sono felice di fare quello che faccio. Se verrò chiamato perché si pensa che possa essere in qualche modo utile, servendo l'Italia in qualche ruolo, a quel punto mi porrò il problema".