Zitti tutti

Giorgia Meloni, "il governo più politico di sempre": spariglia le carte

"Il governo più politico di sempre". Giorgia Meloni sbaraglia il campo da dubbi e sospetti. La leader di Fratelli d'Italia e più che probabile prossima premier del governo di centrodestra da giorni è alle prese con la spinosissima partita del toto-ministri, perché dopo aver trionfato alle elezioni del 25 settembre è iniziata la sfida più difficile: formare un governo "forte e autorevole". Molti, specialmente a sinistra, stanno sfruttando gli (inevitabili) tempi lunghi per trovare la quadra con Lega e Forza Italia sparando una raffica di nomi più o meno fantasiosi di "tecnici" con relativi smarcamenti e rifiuti. La vulgata è ben nota: la Meloni, "disperata", starebbe chiedendo a destra e a manca la disponibilità dei "professori" di prendersi in carico poltrone prestigiose e altrettanto scomode, come quelle dell'Economia o degli Interni, ottenendo rifiuti in serie e trovandosi, dunque, in un cul de sac. La verità, però, è un'altra.

"I governi sono politici quando hanno un mandato popolare, una guida politica, una maggioranza nata nelle urne e non nel palazzo, un programma e una visione chiari - spiega la Meloni ai giornalisti assiepati fuori da Montecitorio, dove la leader di Fratelli d'Italia ha passato un'altra giornata di colloqui fittissimi -. Proprio per realizzare quella visione e quel programma coinvolgeremo le persone più adatte: nessuno si illuda che cambieremo idee e obiettivi rispetto a quelli per i quali siamo stati votati. Il nostro sarà il governo più politico di sempre". E tanti saluti a chi spera in un governo di centrodestra copia sbiadita e insipida del governo Draghi, magari auspicando (o profetizzando, come il segretario uscente del Pd Enrico Letta) una crisi di governo-lampo che possa rispedire gli elettori alle urne in un contesto interno e internazionale drammatico.