La tela
Giulio Tremonti si gioca il jolly: il suo nome per il Mef
Passi in avanti dal vertice del centrodestra di ieri, sabato 8 ottobre ad Arcore. Ma ovviamente il mosaico del nuovo governo non è ancora concluso, ci sono diverse caselle da puntellare e da decidere. Nel frattempo, proseguono le trattative tra i tre leader, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
Ovviamente una delle caselle più importanti e su cui è necessario trovare quadra e intesa è quella del ministero dell'Economia. Come è noto, la leader di FdI vorrebbe un tecnico, su tutti Fabio Panetta, il quale però avrebbe rifiutato preferendo percorrere differenti percorsi professionali all'interno della Bce. Sullo sfondo rimane il nome di Domenico Siniscalco: nomi tecnici e di altissimo profilo.
Ma in questo contesto, fa sapere Il Giornale, si sarebbe fatto sentire Giulio Tremonti, fresco di ritorno in Parlamento proprio con Fratelli d'Italia (e, prima del voto, dato anche in lizza come possibile titolare del Mef: oggi però le sue possibilità stanno a zero). Bene, Tremonti: secondo quanto trapela, avrebbe suggerito due profili per il ministero dell'Economia, tutti da sondare.
Il primo è quello di Mario Canzio, ragioniere generale dello Stato oggi in pensione. Il secondo è quello di Vincenzo Fortunato, funzionario del Tesoro ed ex capo di gabinetto di Tremonti quando era ministro dell'Economia. Secondo quanto scrive il Giornale, su Canzio sarebbero stati avanzati dei dubbi per l'età: ha 75 anni ed è in pensione da qualche tempo. Su Fortunato, al contrario, un poco di scetticismo per il fatto che non ha mai ricoperto incarichi istituzionali di così alto livello. Insomma, il finale della partita è ancora tutto da scrivere. E Tremonti starebbe provando a proporre una sua personalissima scrittura.