Quale futuro
Matteo Salvini, l'indiscrezione: un "super-ministero" per il leghista
Manca poco ormai alla convocazione del nuovo Parlamento, fissata al 13 ottobre, e alle successive consultazioni che sanciranno la compagine del futuro governo. E così anche il toto-ministri si fa sempre più chiaro e definito. O almeno lo si pensa. Fondamentale per gli equilibri politici del governo Meloni è il ruolo di Matteo Salvini, che in questi ultimi giorni ha fatto molto parlare.
Le ultime indiscrezioni fanno trapelare l'ipotesi, sempre più credibile, che il capo del Carroccio possa assumere la guida del ministero dell'Agricoltura - rafforzato con altre deleghe. Un ministero, quello dell'Agricoltura, di assoluto rilievo. Si pensi per esempio alla valanga di miliardi con i fondi del Pnrr indirizzati a portare innovazione in molti comparti. Inoltre, è molto probabile che alla delega delle Politiche agricole vengano aggiunte altre due competenze: il commercio estero (oggi in capo allo Sviluppo economico) e l'internazionalizzazione delle imprese (oggi in capo al ministero degli Esteri).
Con queste condizioni, di cui dà conto il Corriere della Sera, il ministero dell'Agricoltura acquisirebbe una rileavanza ancor maggiore, trasformandosi in un super-ministero. Non a caso l'obiettivo sarà quello di promuovere e difendere il made in Italy nel mondo.
Intanto il toto-ministri per le altre caselle si fa sempre più vario. Per il Viminale restano in piedi due alternative: l'ex prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e Matteo Piantedosi, ex capo di gabinetto del Capitano ai tempi del Conte I. Per la Difesa c'è l'ipotesi del meloniano Edmondo Cirielli, mentre Raffaele Fitto avrebbe rinunciato al ministero del Sud he potrebbe andare a Wanda Ferro. Per la guida della Farnesina restano alte le quotazioni di Antonio Tajani, mentre Forza Italia avanza i nomi di Licia Ronzulli, Alessandro Cattaneo e Annamaria Bernini. Per il ministero degli Affari regionali il favorito è Alessandro Cattaneo. Nel prossimo governo potrebbe esserci un ministero dello Sport, forse affidato a Ignazio La Russa.
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Infine, sulle indiscrezioni circolate negli ultimi giorni sulla possibile natura di un governo tecnico a dispetto di quello politico, a smentire il tutto ci pensa la stessa leader e futura premier. Nonostante non si sia espressa sulla squadra che porterà con sé a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni, mentre era in arrivo alla Camera dei deputati per una nuova giornata di incontri con fedelissimi e collaboratori, ha definito "surreali" le indiscrezioni di stampa. A confermare ciò anche una dichiarazione di Giovanni Donzelli, il responsabile nazionale organizzazione di FdI, uno dei fedelissimi della futura premier. "Sarà un governo politico". "I tecnici che faranno parte del futuro governo del centrodestra saranno circoscritti in due o tre dicasteri: Economia, Giustizia, Sanità. I nomi in pole position sono quelli di Carlo Nordio (Giustizia), Domenico Siniscalco (Economia) e Francesco Rocca (Sanità). Il governo di Giorgia Meloni avrà una forte impronta politica e parlamentare con il ruolo degli "esterni" che sarà determinante ma limitato".