Indiscrezioni

Giorgia Meloni, il toto-ministri: chi sale e chi scende, c'è un ritorno

Giorgia Meloni non solo sta studiando i vari dossier più urgenti che dovrà affrontare una volta salita a Palazzo Chigi, ma sta ovviamente lavorando alla formazione della squadra di governo. Nel corso degli incontri con gli alleati Matteo Salvini e Silvio Berlusconi sono state definite le linee guida per il nuovo esecutivo, che dovrà essere di “alto profilo” e capace di far fronte alle varie emergenze.

 

 

I nodi da sciogliere sono legati soprattutto ai ministeri più pesanti, a partire da quello degli Esteri: i nomi che circolano con maggiore insistenza sono quelli di Elisabetta Belloni e dell’ambasciatore Stefano Pontecorvo. Fari puntati anche sull’Economia: si parla da giorni di Fabio Panetta, che però secondo Repubblica la Meloni preferirebbe che rimanga alla Bce per non far perdere all’Italia una casella. Nelle ultime ore sarebbero quindi salite le quotazioni di Domenico Siniscalco, che da indipendente è già stato ministro nel secondo e nel terzo governo Berlusconi.

 

 

Per quanto riguarda invece i nomi politici, non è un segreto che Salvini ambisca a tornare al Viminale: in questo senso si registra l’apertura di Antonio Tajani, con quest’ultimo che invece potrebbe essere piazzato alla Difesa. Per le presidenze delle Camere in pole ci sono Ignazio la Russa (Palazzo Madama) e Giancarlo Giorgetti (Montecitorio). Il ministro leghista potrebbe però essere riconfermato allo Sviluppo economico: in tal caso alla Camera potrebbe diventare presidente Riccardo Molinari.