Silenzio?
Matteo Salvini, "ce l'ho in testa": la frase che fa impazzire Repubblica
E finalmente, voto fu: Italia chiamata a rinnovare Camera e Senato, elezioni politiche. E anche oggi, domenica 25 settembre, teoricamente vige il silenzio elettorale, che anche alla vigilia è stato "bucato" in diverse occasioni sui social. Ma i leader, ai seggi, parlano. Interpellati dai cronisti, si lasciano sfuggire una battuta.
Per esempio Giorgia Meloni, la quale per la ressa ha poi dovuto rinviare il suo voto a sera. Il giorno della sconfitta?, chiede un cronista quasi con fare provocatorio. E lei: "Non è oggi". Poi, sui social, un video. Ecco Pino Insegno che dice: "Signori, verrà il giorno della sconfitta". E subito dopo appare la leader di Fratelli d'Italia: "Ma non è questo il giorno, sapete cosa fare".
Quindi Matteo Salvini. Sempre al seggio viene circondato dai giornalisti e si spende in una battuta: "Conto che la Lega sia una forza parlamentare sul podio. Prima, seconda o terza al massimo". E ancora: "Da domani basta chiacchiere e dagli impegni presi si passa ai fatti, noi abbiamo le idee chiare". Infine, ha aggiunto: "La squadra di governo ce l'ho già in testa". Anche Silvio Berlusconi si è lasciato sfuggire un "supereremo il 10 per cento".
Battute, brevi frasi innocenti, che non possono spostare un voto. Ma apriti cielo: Repubblica sul suo sito tuona per tutto il giorno, "il centrodestra rompe il silenzio". E nell'articolo in cui ne dà conto, relega all'ultima riga quella che definisce "l'unica trasgressione" dei leader del centrosinistra, ossia l'appello sui social: "Buon voto a tutti". Già, il silenzio elettorale è relativo. Soprattutto per Repubblica...