Parola al direttore
Giorgia Meloni? Alessandro Sallusti: il vero aborto sono le panzane della sinistra
Dunque, Giorgia Meloni se andasse al governo abolirà la legge sull'aborto. Lo sostiene il Pd e lo diffonde La Repubblica, lo stesso giornale che aveva dato per certo che Meloni e Salvini fossero nella lista dei prezzolati di Putin diffusa dal Dipartimento di Stato americano. Peccato per loro che gli americani abbiano smentito categoricamente che i due politici italiani facciano parte della lista, ma siccome bufala chiama bufala ecco che ora il tormentone si sposta sulla questione aborto. Non gli americani ma Giorgia Meloni stessa ha smentito altrettanto categoricamente di voler limitare il diritto all'aborto delle donne italiane. Lo ha fatto a più riprese in televisione, quotidianamente sui suoi social ma niente, non c'è verso.
La sinistra ha deciso così e così deve essere. Per la verità la Meloni, quelle poche volte che ha parlato di aborto, ha detto esattamente il contrario, cioè di volerla rafforzare quella legge. Breve riepilogo: le norme sulla interruzione volontaria della gravidanza sono di due tipi. Le prime garantiscono il diritto, le seconde garantiscono aiuti materiali e sociali alle donne che si trovassero in difficoltà materiali a proseguire la gravidanza. Ecco, la Meloni ha detto di voler lasciare intatti i diritti e ampliare gli aiuti, cosa che per qualsiasi persona di buon senso di destra o di sinistra che sia meriterebbe una medaglia.
Ma come abbiamo detto, niente, per la sinistra è folle voler aiutare di più le donne in difficoltà, per loro va bene così tanto è vero che - scrive La Repubblica - le interruzioni di gravidanza sono scese del settanta per cento. Non ci vuole un esperto del ramo per capire che il calo è dovuto al fatto che in quarant' anni la diffusione e l'efficacia dei mezzi contraccettivi ha fatto passi da gigante, e lo stesso vale per l'approccio consapevole al sesso delle ultime generazioni rispetto alle precedenti (infatti sono crollate anche le nascite).
Ma bufale e taroccamenti a parte, se anche a una sola donna in più che pensasse di abortire non per scelta ma per necessità venisse data la possibilità di tenersi la creatura in grembo siamo sicuri che sarebbe una cosa brutta, grave, addirittura fascista? Certo, libero aborto in libero Stato, ma anche libera vita in libero (e civile) Stato. O no, care compagne?