Dietro le quinte
Giorgia Meloni, rumors: Lasorella, l'uomo del "deep-state" nella sua squadra
"Non ci verrebbe perdonata nessuna sbavatura", va ripetendo Giorgia Meloni che in queste ore - con il voto incombente e che potrebbe regalarle enormi e positive sorprese - delinea i primi nomi perfetti, buoni per evitare ogni sbavatura. Nomi, insomma, in grado di governare al suo fianco. Partendo da quella che Il Foglio definisce la "falange che dovrà proteggerla nel fortino di Palazzo Chigi", la certezza ha un nome e un cognome: quello di Giovanbattista Fazzolari. Stando a un retroscena del quotidiano è lui l’unico sicuro di essere convocato dalla leader di Fratelli d'Italia. Sul tavolo le ipotesi che Fazzolari possa essere nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, capo di gabinetto, o perché no, consigliere particolare. Poi c'è una novità, Giacomo Lasorella. La Meloni necessita infatti di una persona che conosca bene il diritto, ma anche la politica, il cosiddetto "deep-state". Ecco allora che l'attenzione si focalizza sull'attuale presidente dell’Agcom.
Lasorella, potentino di nascita e classe ’64, vanta una grande esperienza: dopo aver esordito nelle giovanili della Dc, Lasorella ha intrapreso la carriera di giurista fino ad arrivare all’ufficio della segreteria generale di Montecitorio, dove siedeva lo stesso Ugo Zampetti che non gli impartì la benedizione per succedergli come segretario generale. Motivo, questo, per cui Lasorella potrebbe prendersi la propria rivincita con la Meloni premier.
Tra i due i rapporti sono buoni: il presidente dell'Agcom conobbe la leader di FdI in giovanissima età, quando fu nominata vicepresidente della Camera. E tra loro fu subito feeling. Per questo il suo è uno dei nomi più gettonati. Magari, con una delega specifica, da assegnare proprio a lui o comunque a un profilo analogo al suo, per il coordinamento dei lavori tra governo e Parlamento in materia di Pnrr.