Verso le urne
Conte, "sondaggi incredibili": dietro le quinte, come frega Letta
Gli ultimi sondaggi diffusi prima del “black out” sono ottimi per il Movimento 5 Stelle. Quando Giuseppe Conte ha innescato la crisi di governo e poi la caduta di Mario Draghi, i grillini erano a malapena al 10%. Nelle ultime settimane hanno però recuperato parecchio terreno, posizionandosi più a sinistra del Pd: le rilevazioni più recenti danno il M5s addirittura davanti alla Lega.
Il 25 settembre potrebbe salire fino al 15%, ma soprattutto potrebbe riaprire i giochi per alcuni collegi uninominali. Durante la tappa di Conte a Salerno, nel dietro le quinte giravano “proiezioni incredibili”: così le ha definite Repubblica, secondo cui al Sud ci sono almeno una decina di collegi in bilico, con i 5 Stelle che potrebbero riuscire a soffiarsi sia al centrodestra che al centrosinistra. Il programma di Conte sta infatti facendo presa su un certo tipo di elettorato: tutela del reddito di cittadinanza, agevolazioni per chi assume al Sud, lotta alla mafia.
Temi sui quali il M5s spera di riuscire a confermarsi primo partito sotto Roma. “Più i media ci attaccano e più cresciamo - le parole di Conte - siamo gli unici che non si fanno condizionare da nessun potentato economico, siamo qui per tutelare gli interessi del ceto medio e delle persone in difficoltà, non dei ricchi”.