Lo scenario

Giorgia Meloni, Calenda: "Al governo anche con lei", è il caos

Al governo tutti insieme, anche con Giorgia Meloni. A esporre chiaro e tondo il suo piano per il post voto è Carlo Calenda, leader di Azione e front-runner del Terzo polo, sostenuto anche da Italia Viva. "L'alleanza con il Pd non la farà - conferma Calenda intervistato da Rtl 102.5 -: l'avrei fatta prima. Un governo di larga coalizione, questo voglio fare. Serve un Governo di Alleanza comune, mi auguro anche con la Meloni. L'alleanza con il Pd l'ho spaccata per Fratoianni e Bonelli: impossibile governare con loro". Se l'obiettivo dichiarato è riportare Mario Draghi a Palazzo Chigi, risulta piuttosto ardito lo scenario dipinto da Calenda di una maggioranza pastrocchio di fatto senza alcuna forma di opposizione reale in Parlamento eccenzion fatta per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte e, magari, i rossoverdi di Fratoianni. Dal Pd a Fratelli d'Italia, un tutti dentro da antologia che però troverebbe il no granitico della Meloni. 

 

 

 

 

Parole che hanno fatto saltare sulla sedia più di un esponente politico. "Se dovessi dare un numero, è evidente che se noi facciamo il 10% è più facile bloccare Meloni e far tornare Draghi - si sbilancia Matteo Renzi, leader di IV e alleato elettorale di Calenda, intervistato a Tagadà su La7 -. Anche sotto il 10 è rilevante, ma dal 10 in più diventa divertente. Andremo meglio di quel che dicono sondaggi. Calenda come minimo vuole la doppia cifra". E quando gli chiedono chi sceglierebbe tra Enrico Letta e la Meloni, replica: "Non ho dubbi, scelgo tutta la vita Carlo Calenda". Piuttosto ovvio? Non per la politica italiana. 

 

 

 

 

Un ex alleato di Calenda come Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa passata al fianco del Pd, non è tenero con il leader di Azione: "Voglio dirlo a Carlo Calenda, che oggi ha detto che è pronto a fare un governo con la Meloni: io penso che Fratelli d'Italia vada battuta, non che si pensi a fare un governo con loro". Sarebbe interessante conoscere la risposta di Letta dal Nazareno. Anche su un'altra battuta di Calenda sulla Meloni, rilasciata stavolta a L'aria che tira su La7: "E' molto tosta, mi sta simpatica, non la considero una fascista pericolosa. Però ha avuto pochissime esperienze e infatti quando parla di energia prende strafalcioni, non conosce". Sul punto, nel Pd preferirebbero invece glissare concentrandosi su Fiamma, Mussolini e dintorni.