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Enrico Letta a In Onda, "ma si dimette?". La domanda che lo manda in tilt

La durissima serata di Enrico Letta a In Onda termina con una domanda di Marianna Aprile, tanto semplice quanto brutale: "Ma perché lei non è candidato premier?". La risposta è semplice e duplice. Uno: perché a sinistra nessuno crede davvero in una vittoria. Due: perché candidare Letta a Palazzo Chigi avrebbe potuto rappresentare il classico chiodo sulla bara delle flebili e residue speranze di vittoria dei progressisti. Ci sarebbe anche un terzo "non detto": il Pd, sotto sotto, ha una sola ambizione e cioè bloccare il trionfo del centrodestra strappando qualche collegio-chiave e rendere di fatto ingovernabile il prossimo Parlamento. Situazione perfetta per avere, poi, un altro bel premier tecnico e una bella maggioranza polpettone. Indicibile, in campagna elettorale. 

 

 

 

Non a caso, il segretario del Pd balbetta. "Il giorno dopo una vittoria decideremo insieme". "Si può fare una campagna elettorale senza candidato premier?", lo incalza ancora la Aprile. "Io usato una parola, frontrunner. Io sono il capofila ma il nostro è un sistema parlamentare, non presidenziale. Il presidente del Consiglio viene incaricato dal presidente della Repubblica". "Beh era parlamentare anche quando li indicavate", ribatte la Aprile. "Beh era un'altra legge elettorale, molto diversa".



"Perché non si è candidato premier?": la risposta di Letta, guarda il video

 

A quel punto infierisce Luca Telese, che coglie la palla al balzo: "Lei si espone a una domanda ancora peggiore. Perché se lei è il capofila, qualora ci fosse una sconfitta anche se il suo partito risultasse primo potrebbe rischiare le dimissioni...". "Guardi, io ho in testa solo il 25 settembre", risponde Letta. "Ma lei è un leader che sta rischiando?". "Tutti stiamo rischiando". Sipario.