La battaglia delle liste
Silvio Berlusconi sotto attacco: "Dove lo avrei paracadutato", lo sfregio del big
"Berlusconi meritava di essere paracadutato nel collegio di Collegno, quello dello smemorato". Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Italia al centro, dopo aver rifiutato la candidatura con il centrodestra in un collegio non gradito colpisce al cuore Silvio Berlusconi, che in una intervista sul Tempo assicura di voler portare a termine "l'agenda Draghi" con Salvini e Meloni e accusa il premier di non aver voluto restare al suo posto. "Dice che Draghi avrebbe dovuto completare il suo lavoro fino al termine della legislatura - sottolinea Quagliariello -. Si è già scordato cosa ha combinato Forza Italia, eppure era appena un mese fa…". Come dire: se Draghi non sarà più a Palazzo Chigi, da settembre, la responsabilità è anche di Forza Italia.
Intanto il partito è ancora alle prese con la complicatissima partita delle liste. A causa del Rosatellum, la pattuglia parlamentare verrà decimata e molti big rischiano il posto. Non c'è solo il caso Casellati-Bernini, la prima spostata in Basilicata per far posto alla seconda a Padova. Il tema dei "paracadutati" su cui ironizzava Quagliariello su Twitter agita anche i Giovani di Forza Italia. "Oggi autorevole stampa nazionale ha evidenziato il rischio di una scarsa, o addirittura nulla, rappresentanza delle dirigenze giovanili nelle liste elettorali dei partiti politici italiani, tra cui Forza Italia. Questo scenario rischia di disincentivare la partecipazione di tanti nostri militanti ed elettori, in un clima generale di disaffezione alla politica - si legge in un comunicato in una nota del Coordinamento nazionale di Forza Italia Giovani, sottoscritta da tutti i coordinatori regionali del movimento -. Se l'ascensore della gavetta politica si blocca, si mortifica il merito. Quel merito che non si basa meramente sulla data di nascita stampata sulla carta d'identità, ma su un solido cursus honorum seguito nelle fila dei movimenti politici, crescendo dal basso, con sacrificio, impegno e passione"
"Nel nostro caso, la 'generazione Berlusconi', la nostra 'cantera azzurra' - si legge ancora nel comunicato - è rappresentata da migliaia di giovani militanti e centinaia di amministratori locali, che dedicano da anni il loro tempo e le loro risorse ad organizzare iniziative sui territori, a ricoprire ruoli istituzionali conquistati con le preferenze, ad animare le campagne elettorali sul territorio, sui social, nelle scuole e nelle università, per promuovere i valori nei quali credono. Tutto questo, accanto ad un percorso formativo e un'attività professionale che li rendono liberi e preparati, così come ci ha sempre insegnato il Presidente Berlusconi". "L'esigenza di garantire questa rappresentanza - prosegue la nota - necessita dunque di un atto di coraggio a chi sta stilando le liste elettorali. La partecipazione, in posizione eleggibile, della dirigenza giovanile del nostro movimento è fondamentale se si vuole investire sul futuro del partito e offrire uno spazio di crescita alle nuove generazioni. In caso contrario - conclude la nota - si ammetterebbe l'assenza di qualsiasi prospettiva, cancellando le speranze di un'intera comunità e allontanando i giovani dalla partecipazione democratica. E questo sarebbe il fallimento più grave della politica, che è invece chiamata, per sua stessa natura, ad occuparsi proprio di futuro".