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In Onda, Senaldi zittisce Crisanti: "Ricordi Conte e Zingaretti?"
Con Salvini e Meloni al governo ci sarebbero stati 300mila morti in più di Covid. Non ho sparato numeri a caso". Andrea Crisanti, virologo e candidato con il Pd alle prossime elezioni, in collegamento con In Onda su La7 rilancia le sue accuse e Pietro Senaldi, condirettore di Libero, lo mette alle corde.
Innanzitutto, sulle presunte tendenze no vax del centrodestra. "I no vax in Italia sono una minoranza, le regioni a guida Lega sono quelle con il maggior tasso di vaccinazione - premette Senaldi - ed è un dato di fatto che l'Italia ha applicato le maggiori restrizioni in questi due anni ed è un dato di fatto che queste restrizioni non sono servite a far sì che da noi ci fossero meno morti che altrove. Anzi, malgrado queste restrizioni ci sono stati più morti". "La frase di Crisanti è una frase politica detta con l'autorevolezza dello scienziato. Però è anche una frase falsa - prosegue il direttore -. L'8 marzo del 2020 il centrodestra non si oppose al lockdown, il centrodestra fu il primo in Italia a lanciare l'allarme con la famosa mascherina.
"Con il metodo Fontana, meno morti": Senaldi contro Crisanti, guarda il video
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana, in diretta social, "fu il primo a mettersi la mascherina. Però se la mise male e fu deriso dalla sinistra". "Più che altro se la mise in una stanza da solo", puntualizza velenosa Marianna Aprile. "Perdonami Marianna, lo stesso giorno Nicola Zingaretti (all'epoca segretario del Pd) era sui Navigli a Milano a farsi un aperitivo con il sindaco Sala", ricorda Senaldi. "E prendendosi il Covid", aggiunge la Aprile.
"Va raccontata tutta la storia - incalza ancora il condirettore di Libero -. Il premier Conte pochi giorni prima disse: 'Siamo prontissimi'. Chi sbagliò per primo sul Covid fu la sinistra per questo è infelice la frase di Crisanti. Secondo me se su quarantena e mascherine avessero ascoltato il centrodestra e Fontana forse ci sarebbero meno morti". "Crisanti, ci sarebbero stati meno morti così?", domanda la Aprile riprendendo il ragionamento di Senaldi. Il virologo, messo spalle al muro, fa scena muta: "Non posso rispondere, questo rientra nell'inchiesta di Bergamo". Quella sui morti a Nembro e Alzano, guarda caso.