Guerra
Medvedev, la sinistra accusa il centrodestra: "Silenzio?", la riposta che ribalta tutto
La sinistra e il centrino devono essere davvero alla frutta. Si aggrappano pure alla guerra in Ucraina purd di attaccare, senza motivazioni reali, il centrodestra. Il caso è presto detto: questa mattina Medvedev, braccio destro di Putin, ha attaccato senza mezzi termini l'Italia e ha di fatto messo piede nella campagna elettorale nel nostro Paese. Medvedev ha invitato i cittadini europei a “punire” per la loro “stupidità” i governi usando la “potente leva” delle urne. “Fanno a gare per vedere chi riesce a parlare più ferocemente del proprio desiderio di rompere ogni rapporto con la Russia", ha affermato. Poi ha aggiunto: "Ma i cittadini comuni a giudicare dai risultati dei sondaggi di opinione, non hanno perso il buon senso”.
Medvedev ha poi chiesto agli elettori di non limitarsi "a esprimere silenziosamente la loro insoddisfazione per le azioni dei loro governi, ma che dicessero qualcosa di più articolato. Per esempio, chiamandoli a rispondere delle loro azioni e punendoli per la loro evidente stupidità. I voti degli elettori sono una leva potente anche per i politici più incalliti. Agite, vicini europei, il vantaggio è evidente: in inverno fa molto più caldo e si sta più comodi in compagnia della Russia che non nell’orgogliosa solitudine con la cucina a gas spenta e il termosifone freddo". Apriti cielo. La condanna sulle parole di Medvedev è arrivata da tutto il mondo politico, centrodestra incluso. Ma a sinistra hanno usato l'argomento per attaccare il centrodestra. Il primo a intervenire è Enrico Borghi della Segreteria nazionale del Pd, che parla di "grave fatto di ingerenza, tutti ne prendano le distanze, iniziando da una destra sempre più ambigua sul tema". "Che ne pensa Meloni?", chiede la capogruppo alla camera dem Debora Serracchiani, e anche il presidente della commissione esteri della Camera Piero Fassino parla di "candidati amici di Putin". Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio definisce "inaccettabili" le ingerenze, e chiede che tutti condannino. Il leader di Azione Carlo Calenda va oltre: "La Russia e Medvedev il 25 settembre avranno un’amara sorpresa. Ci impegneremo a sconfiggere i loro ’amicì Conte, Berlusconi e Salvini".
Il solito fango. A zittire la sinistra ci pensa Stefania Craxi, presidente della commissione Esteri del Senato Stefania Craxi che, all’Adnkronos dice: "Medvedev irricevibile, nostra condanna di Putin definitiva, sogno una sinistra che fa campagna elettorale sui contenuti, da loro solo polemiche strumentali". Fratelli d’Italia respinge al mittente le illazioni: "Le accuse mosse dagli esponenti della sinistra nei confronti del centrodestra sono risibili quasi quanto le dichiarazioni di Medvedev. Lo confermano - afferma il presidente dei senatori di Fdi Luca Ciriani - i voti espressi in Parlamento che hanno sempre attestato la postura internazionale, occidentale e all’interno della Nato dell’alleanza dei partiti di centrodestra. Spiace non poter dire lo stesso dei partiti con cui il Pd ha deciso di allearsi e di sostenerne i candidati nei collegi uninominali". Ancora più esplicito il senatore Fdi Giovabattista Fazzolari, che parla di "Nuova penosa dichiarazione del vicepresidente del Consiglio nazionale russo Medvedev, diventato ormai una macchietta a livello planetario, a testimonianza della profonda decadenza del regime putiniano. Gli appelli di Medvedev in Europa sono solo un fastidioso ronzio, senza alcun peso politico". E anche Matteo Salvini è intervenuto con una frase chiara: "Medvedev? Voteranno gli italiani e non i russi".