Strategie

Meloni, Salvini e Berlusconi? Ecco perché dovete tacere

Difficile tenere i leoni in gabbia ma, visto che i clown sono in pista e danno spettacolo, perché cambiare numero che al pubblico va bene così? Voglio dire: Meloni, Salvini e Berlusconi dovrebbero adottare la strategia del silenzio, primo per non distrarre l'opinione pubblica dalle liti pubbliche tra i soci e non soci di sinistra loro avversari, secondo perché non si sa mai. Una parola di troppo, uno scivolone dovuto al caldo o all'eccesso di sicurezza ed ecco che il riflettore della critica tornerebbe a puntare su di loro. Basta lasciarli fare, quelli di questa sinistra qui, che ogni giorno urlando, apparendo e chiosando perdono un pezzo di consenso a tutto vantaggio del Centrodestra.

 

Si faccia esperienza dell'unica tecnica capace di fare vincere la nostra nazionale di calcio: catenaccio duro, se serve palla in tribuna e solo al momento giusto via con il contropiede. Per come si stanno mettendo le cose queste elezioni non può più vincerle la sinistra ma attenzione, può solo perderla la destra scivolando sulla classica buccia di banana. Faccio un esempio, che resti tra di noi. Flat tax, cavallo di battaglia del programma economico del Centrodestra, per Berlusconi sarà al 23 e per Salvini al 15. Ma perdindirindina, non potrebbero telefonarsi e stabilire una cifra comune che visto da fuori non è bello sentire dare i numeri. Va be', sono dettagli ma occhio a non esagerare che poi magari qualcuno se ne accorge e iniziano i guai.

 

Per questo mi auguro il silenzio stampa del Centrodestra, modello Bearzot ai mondiali di Spagna 1982 che tanto portò bene. Si cerchi uno Zoff portavoce e gli altri tutti al mare, invece che in televisione "tra la gente" come si addice al candidato modello. Paradossale, ovviamente, ma il rischio che una scintilla dal sen fuggita faccia scoppiare un incendio anche nel Centrodestra è sempre in agguato. Tanto fino a dopo Ferragosto la gente giustamente non ascolta perché vuole godersi qualche giorno di vacanza in santa pace. E se quella poca attenzione disponibile è assorbita dalle risse tra Calenda e Renzi, be' è tutto grasso che cola. Come si dice, mai come in questo momento il silenzio può essere d'oro.