Carlo Calenda scarica e umilia Enrico Letta: "Sennò ci sono i fascisti..."

Non solo lo scarica, ma lo massacra e lo umilia. Si parla di Carlo Calenda, che a Mezz'ora in più ha ufficializzato il suo passo indietro dall'alleanza con Pd ed Enrico Letta: le voci si rincorrevano da ore e sono state confermate nello studio di Rai 3, il regno di una Lucia Annunziata che ha incassato il "colpo" con evidente nervosismo. Già, il passo indietro di Calenda, di fatto, spalanca le porte di un'autostrada al centrodestra in vista del voto. E l'Annunziata, ipotizziamo, non gradisce.

 

Ma si diceva, Calenda. Spiega di non poter stare "con chi ha votato 54 volte contro il governo Draghi", tra ex grillini e i comunisti di Nicola Fratoianni. Poi aggiunge che che "ora c'è una grande ammucchiata di persone. Da parte mia non c'è stato un equivoco, ma l'ingenuità che il Pd fosse pronto a decidere di rappresentare la sinistra senza correre dietro a Fratoianni, Bonelli e domani ai Cinque Stelle, che Letta avesse capito che la coerenza è fondamentale. Che il Pd avesse fatto la sua Bad Godesberg. Ed ho sbagliato", spiega mister Azione.

 

 

Poi l'attacco sale di intensità. "Lo sa come andrà a finire?", si rivolge all'Annunziata. "Che la spiegheranno nell'unico modo in cui l'hanno sempre spiegata. Che se no ci sono i fascisti", ha sparato ad alzo zero contro Letta e l'ammucchiata, ricordando come l'unico argomento dell'accozzaglia di sinistra sia l'onda nera e simili fesserie. D'altronde, lo stesso Letta aveva ammesso giusto alla vigilia che quello con Sinistra Italiana e Verdi "non è un accordo per governare". Infine, Calenda chiosa: "È diventata una grande ammucchiata di persone che hanno una sola cosa in comune: no a tutto". Enrico Letta spappolato.