Ed è subito toto-ministri
Giorgia Meloni, Bruno Vespa: "Se davvero scegliesse Panetta..."
Per Bruno Vespa è già tempo di fare i conti sulle elezioni del 25 settembre. Sebbene manchino ancora 50 giorni al voto, è possibile fare un’analisi su quello che attende i vari schieramenti. Per quanto riguarda il centrodestra, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi “stanno giocando sull’usato sicuro” secondo Vespa: “Il primo va a Lampedusa e rilancia l'attacco alla Fornero, la flat tax e la 'pace fiscale'. Il secondo le pensioni minime a mille euro, le cure dentarie per gli anziani, la riduzione delle tasse e così via”.
Del tutto diversa la strategia di Giorgia Meloni: “Lei sa di avere allo stato ottime probabilità di diventare presidente del Consiglio - scrive Vespa su Il Giorno - e si muove come chi conosce gli enormi problemi che aspettano il successore di Mario Draghi. Difficilmente un centrosinistra perdente (e presumibilmente diviso) le darebbe la mano chiesta da un uomo avveduto come Guido Crosetto. Ma è giusto che - nel rispetto dei valori e dei programmi tradizionali - un nuovo, eventuale governo di centrodestra apra un paracadute economico e internazionale che garantisca il rigoroso rispetto del Pnrr portato avanti dal governo Draghi”.
Vespa è favorevole alla decisione della Meloni di non anticipare i nomi dei ministri, ma al tempo stesso esprime il suo gradimento per una delle figure di cui si parla già: “Se all'Economia fosse candidato, come si dice, Fabio Panetta, attuale membro del vertice della Banca centrale europea, le garanzie a tutto campo sarebbero molto forti. E altri bravi tecnici in un governo di forte matrice politica non guasterebbero”.