Botta e risposta
Matteo Salvini contro La Stampa: "Putin dietro al termovalorizzatore?"
"Ombre russe dietro la crisi di Draghi", titola La Stampa a tutta pagina, tirando in ballo Matteo Salvini e i suoi contatti con Oleg Kustyukov. "Sono fesserie", ribatte il leader della Lega. "Io ho lavorato e lavoro per la pace, per fermare la guerra. Figurati se vado a parlare di ministri. Sono le solite fantasie su Putin, sul fascismo, nazismo. Non penso che Putin stia dietro al termovalorizzatore di Roma", tuona Salvini ai microfoni di Radio 24 rispondendo a chi gli chiede se conferma le ricostruzioni di Jacopo Iacoboni di contatti tra il suo consulente Antonio Capuano e funzionari dell'ambasciata russa a fine maggio per avere informazioni riguardo al sostegno al governo di Mario Draghi. "La politica internazionale prescinde dai governi, noi siamo europeisti e atlantisti ma questo non significa non voler buoni rapporti con Putin. La guerra prima o poi finirà e chi ha sbagliato pagherà".
La polemica parte appunto da un articolo che La Stampa pubblica in prima pagina "con elementi nuovi" sul rapporto tra il leader della Lega Matteo Salvini e la Russia, elementi che secondo il quotidiano "illuminano di una luce inquietante anche la caduta di Mario Draghi. "Secondo documenti d'intelligence che La Stampa ha potuto visionare alla fine di maggio Oleg Kostyukov, importante funzionario dell'ambasciata russa - si legge sulle pagine del quotidiano torinese - chiede a un emissario del leader leghista se i loro ministri sono''intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo Draghi'. Lasciando quindi agli atti un interesse fattuale di Mosca alla 'destabilizzazione' dell'Italia".