Parla il gigante
Guido Crosetto, stoccata a Berlusconi e Salvini: "No alla gara a chi la spara più grossa"
Zitti tutti, parla il gigante Guido Crosetto: "Come ha detto Giorgia, mi auguro che d'ora in poi nel centrodestra si segua un metodo: meno convivialità e più lavoro", spiega in un'intervista a Il Messaggero. Giorgia, ovviamente, è Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia di cui Crosetto è fondatore ed ideologo.
E insomma, il gigante tra le righe ma neppure troppo scocca una frecciata contro gli alleati. Tanto che quando gli chiedono se il suo riferimento sia alle prime proposte in campagna elettorale di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini - pensioni a mille euro e quota 41 - Crosetto replica senza indugi: "Sarebbe opportuno che prima di parlare di programmi si stabilisse un metodo di lavoro, anche per evitare discussioni. Meno cene, più riunioni operative. E poi non si può non tener conto della situazione che abbiamo davanti".
E ancora, il gigante di FdI argomenta: "Purtroppo non siamo né nel 94, né nel 2000. Abbiamo di fronte la peggior crisi dal Dopoguerra, con un'inflazione e che in autunno potrebbe arrivare al 15%. E il prezzo dell'energia è 500 euro al megawatt ed è previsto in salita. Vuol dire che una percentuale spaventosa di aziende rischierà di chiudere. Non tenerne conto mi pare approssimativo". Secondo Crosetto, è necessario "partire dal quadro economico che abbiamo davanti. Come difendiamo le imprese? Come tuteliamo le famiglie e le fasce più deboli? Il tutto in un quadro di finanza pubblica devastante".
Ma Crosetto è sicuro di non candidarsi? "Non mi interessa: mi importa che non cominci una campagna di slogan a chi la spara più grossa. Perché sono tempi di verità, tempi difficili". Ma le polemiche stanno a zero. Infatti, quando gli ricordano come qualcuno sostenga che il centrodestra sia litigioso, la risposta è netta: "Non scherziamo: in questa legislatura abbiamo visto insieme tutto e il contrario di tutto. Sarebbe la prima volta che al governo c'è almeno un soggetto che è stato sempre coerente", conclude Guido Crosetto.