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Governo, la crisi in diretta. Draghi, la voce sul "pallottoliere": "Ecco perché Conte..."
La crisi di governo entra nel vivo. Domani, mercoledì 20 luglio, il redde rationem che potrebbe cambiare il destino dell'esecutivo e del Paese. Due strade: o un Draghi bis o il ritorno alle urne dopo l'estate. Ecco qui di seguito gli aggiornamenti salienti di questa giornata "calda"sul fronte politico.
Ore 20.39: "Draghi ha i numeri anche senza M5s"
Ore di trattative a Palazzo Chigi, per capire cosa accadrà in aula al Senato mercoledì e alla Camera giovedì. Ma con la crisi di governo in vista, qualcuno ha già tirato fuori il pallottoliere. Repubblica sottolinea come per il premier "i numeri ci sono, anche con il tira e molla dei 5 Stelle e pure della Lega". Fari puntati su Palazzo Madama, perché si tratta della prima prova del fuoco in ordine cronologico e perché qui la maggioranza è per forza di cose più risicata. "Il Pd ha 39 senatori, 51 Forza Italia, 61 la Lega, 11 sono i dimaiani di Insieme per il futuro, 15 i renziani di Italia Viva, 8 delle Autonomie e dei 39 del Gruppo Misto, almeno 21 sono dichiaratamente a favore. In tutto si tratta di 206 senatori, ben al di sopra dei 161 che è l'asticella della maggioranza di 315 più i 6 senatori a vita". I grillini sono il primo gruppo, 62, ma paradossalmente rischiano di risultare superflui. Da qui la voce che sta rimbalzando nelle ultime ore, quella di un imprevedibile e politicamente surreale dietrofront di Giuseppe Conte, che sarebbe disposto a far votare ai suoi la fiducia a Draghi dopo aver, di fatto, innescato la crisi. "Altro scenario - scrive sempre Repubblica -: dentro i 62 senatori grillini fuori i 61 della Lega, si arriva a 207. Anti-Draghi sono a Palazzo Madama 21 senatori di Fratelli d'Italia, 13 di Alternativa e un altro gruppetto del Misto". Almeno loro, di sicuro, non voteranno la fiducia al governo.
Ore 19.45: Delegazione del centrodestra da Draghi
È iniziato intorno l’incontro tra la delegazione del centrodestra di governo e il Presidente Mario Draghi. A Palazzo Chigi sono presenti Matteo Salvini, Antonio Tajani, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi. Il rendez vous è stato organizzato pochi minuti prima, con una telefonata tra Silvio Berlusconi e il premier. Il vertice di centrodestra è stato dunque riaggiornato alla serata di martedì, sempre a Villa Grande, dove nel pomeriggio le varie forze del centrodestra di governo (esclusa, dunque, Giorgia Meloni per Fratelli d'Italia), si sono dati appuntamento per affrontare la questione della crisi di governo.
Ore 18.36 "Io per Draghi non firmo"
"Impazzano gli appelli in favore di Draghi e le previsioni apocalittiche nel caso non restasse a Palazzo Chigi: io non firmerò nessun appello e non mi strapperò i capelli se questa esperienza fosse davvero giunta al termine". Lo afferma il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, di Sinistra Italiana, in un post sulla sua pagina Facebook. Secondo Falchi, il governo Draghi ha portato avanti "politiche che non affrontano il tema delle disuguaglianze crescenti e della necessaria ed urgente transizione ecologica. O, meglio, li affrontano dando risposte marcatamente di destra: chi ha tanto continui ad avere di più, chi ha poco si arrangi, dell'ambiente se ne occuperà qualcun altro e intanto aumentiamo le spese per armarci", conclude.
Ore 18.34 Centrodestra, concluso dopo 5 ore il vertice
Si è concluso dopo circa cinque ore il vertice del centrodestra si Governo a Villa Grande. Attesa per eventuali comunicazioni
Ore 18.25 Telefonata Draghi-Zelensky. Il premier: pieno sostegno a Kiev
Mario Draghi ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La discussione - spiegano fonti di Palazzo Chigi - si è incentrata sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno. Draghi ha reiterato il pieno sostegno e solidarietà del governo italiano a Kiev", concludono le fonti.
Ore 18.12 Lega-FI: ora revisione Rdc, pace fiscale e stop migranti
"Mentre la sinistra provoca e non ha ancora annunciato il ritiro di proposte divisive che hanno lacerato la maggioranza come quella inaccettabile sulla cannabis, il centrodestra di governo si confronta sui temi. Tra le altre cose, è condivisa la necessità di una profonda revisione del reddito di cittadinanza (così da recuperare risorse per finanziare l'azzeramento del cuneo fiscale), la pace fiscale e la conseguente rottamazione delle cartelle esattoriali, l'investimento sul nucleare di ultima generazione e un fermo contrasto all'immigrazione clandestina". Così fonti del centrodestra di governo dopo il pranzo a Villa Grande da Silvio Berlusconi.
Ore 17.53 Trappola contro Salvini e Berlusconi?
Stanno cercando di fregare Matteo Slavini e Silvio Berlusconi? La crisi di governo potrebbe risolversi con il più beffardo e inquietante dei boomerang per il centrodestra. Dagospia, in un retroscena sulle mosse di Mario Draghi in vista del D-Day di mercoledì 20 luglio, quando riferirà alla Camera e al Senato e si voterà la fiducia sul suo governo, riferisce anche di uno scenario "estremo" già preso in considerazione e analizzato dal Quirinale. "Giuseppe Conte e i suoi pasdaran" grillini, alla fine, potrebbero "decidere di votare la fiducia nel tentativo di mettere in crisi Salvini e Berlusconi che hanno annunciato, con una nota congiunta, “è da escludere la possibilità di governare ulteriormente con i 5 stelle per la loro incompetenza e la loro inaffidabilità". Di fatto Conte, con un partito allo sfascio e pronto alla seconda scissione governista, potrebbe cercare di salvarsi in corner passando il cerino della crisi nelle mani di Lega e Forza Italia.
Ore 17.27 Enrico Letta: auspichiamo campagna elettorale in primavera
"Per noi gli impegni hanno a che fare con la prossima campagna elettorale e con la prossima legislatura. Auspichiamo che la prossima campagna elettorale sarà a primavera dell'anno prossimo. Vorremmo che nella primavera 2023 si confrontassero idee diverse di come sarà l'Italia nel 2028". Così Enrico Letta intervenendo al dibattito organizzato dai deputati Pd sul futuro dell'Automotive in Italia.
Ore 17.09 Centrodestra: momento preoccupante
"Il centrodestra di governo, riunito a Villa Grande, sta valutando l’attuale momento politico, davvero preoccupante, dovuto agli inspiegabili comportamenti anche delle ultime ore di Giuseppe Conte, del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico": così una nota diffusa dagli esponenti di centrodestra della maggioranza
Ore 16.44 Draghi, ecco il calendario di domani
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi prenderà la parola domani al Senato verso le 9:30, orario di inizio dei lavori. La prima chiama è attesa per le 18.30 o alle 19.30. Dovrebbe durare un'ora.
Ore 16.30 M5s, Crippa: ingiustificabile non votare fiducia, se Draghi apre a nostri temi
Dopo la tesa assemblea di ieri con il leader Giuseppe Conte, il capogruppo pentastellato alla Camera Davide Crippa torna a rimarcare la necessità di votare la fiducia a Mario Draghi qualora quest’ultimo dovesse venire incontro alle richieste del Movimento 5 Stelle: "Ribadisco ancora una volta la mia posizione... Ascolteremo il discorso di Draghi in aula domani. Trovo chiaro che se aprirà ai principali temi posti all’interno dei 9 punti da parte del M5S, diventa ingiustificabile non confermare la fiducia", conclude Crippa.
Ore 16.17 Pd: non decide centrodestra chi può vedere Draghi
"Da giorni l'unica occupazione del centrodestra è inviare note stampa di veto a questo e a quello, mentre spiega a Draghi chi può o non può incontrare. Serietà e responsabilità, è quello che il Pd sta facendo per evitare una crisi incomprensibile e dannosa per persone famiglie e imprese". Così il deputato e membro della segreteria Pd, Chiara Gribaudo, su Twitter.
Ore 16.03 Centrodestra chiede un incontro a Draghi
Le forze di centrodestra di governo riunite a Villa Grande, secondo quanto si apprende, intendono chiedere un incontro al premier Mario Draghi. Matteo Salvini, però, smentisce la richiesta.
Ore 15.45 Palazzo Chigi: Draghi ha visto Letta su richiesta del segretario Pd
"Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha ricevuto il segretario del Pd, Enrico Letta, che gli aveva chiesto un incontro". Lo sottolinea Palazzo Chigi con una nota, dopo che la Lega ha espresso "sconcerto" per l'incontro in mattinata tra il premier e il leader del Pd.
Ore 15.33 Di Maio: spiace per caccia alle streghe ex colleghi
"Mi spiace per la caccia alle streghe dentro il partito di Conte contro i nostri ex colleghi. Sappiamo cosa si prova, lo hanno già fatto anche con noi. Li incoraggiamo ad andare fino in fondo, per stare dalla parte giusta della storia, dalla parte del paese. Il partito di Conte sta diventando il picconatore del governo Draghi". Queste le parole di Luigi Di Maio all'assemblea congiunta di Insieme per il futuro.
Ore 15.28 Di Maio: Conte ha già deciso, suo partito voterà la sfiducia
"Il partito di Giuseppe Conte ha già deciso di non votare la fiducia al governo di Mario Draghi". Così Luigi Di Maio nel suo intervento in assemblea congiunta di insieme per il futuro. "Conte sta scommettendo sul voto anticipato, ma sarebbe un ulteriore crollo nei sondaggi", ha affermato il ministro degli Esteri
Ore 15.15 Di Maio: dalle dimissioni di Draghi due fatti clamorosi
"Dalle dimissioni di Draghi ad oggi sono successi due fatti politici clamorosi. Le manifestazioni e gli attestati di supporto al governo Draghi affinche' possa restare in carica: oltre 1600 sindaci, la societa' civile, gli imprenditori, la comunita' finanziaria e quella internazionale. Il direttivo della Camera del gruppo M5S, oggi partito di Conte, ha espresso la volonta' di votare la fiducia al governo Draghi, al di la' della volonta' dei vertici". Cosi' il ministro Luigi Di Maio durante l'assemblea congiunta di Insieme per il Futuro.
Ore 14.55 Anzaldi (Iv): la Rai e la crisi? Pensano a Totti
"L'Italia si trova nel pieno di una drammatica crisi di governo, provocata dall'irresponsabilità di Conte e del Movimento 5 stelle, ma la Rai, che dovrebbe per contratto informare i cittadini, è totalmente assente". Lo scrive su Facebook il deputato di Italia viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. "Mentre le tv commerciali stravolgono i palinsesti, propongono trasmissioni ogni sera, aprono spazi informativi nuovi, la Rai si limita a meno del minimo indispensabile, prosegue con la programmazione estiva (fatta principalmente di repliche) e se deve rivedere i palinsesti lo fa per il documentario su Totti, che viene anticipato, ma non per la crisi politica in corso".
Ore 14.23 Sconcerto del centrodestra per colloquio tra Draghi e Letta
All’inizio del vertice del centrodestra di governo è stato espresso sconcerto perché il Presidente Mario Draghi ha ricevuto il segretario del Pd e non i leader degli altri partiti della maggioranza, dopo che, peraltro, era stata chiesta una verifica politica.
Ore 14.00 Iniziato a villa Grande il vertice del centrodestra
E' iniziato a villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi, il pranzo con i leader del centrodestra di governo. Per Forza Italia sono presenti anche Antonio Tajani, Licia Ronzulli e i capigruppo Barelli e Bernini. Matteo Salvini è accompagnato dai capigruppo della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Al vertice sono presenti anche Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa
Ore 13.35 Carfagna: domani chiaro chi lavora per Paese e chi no
"Penso che in questo momento siamo tutti tenuti al rispetto del regole, fra tutte ascoltare le comunicazioni del presidente Draghi in Parlamento. Non credo che gli servano consigli, credo che domani avrà tutti gli elementi politici per prendere le sue decisioni: ci sarà un momento di grande chiarimento davanti al Paese. Penso che sarà chiaro a tutti gli italiani qual è la posta in gioco, chi vuole la crisi e chi non la vuole, chi lavora nell'interesse del Paese e chi per il proprio tornaconto personale". Queste le parole del ministro Mara Carfagna, che ha risposto a una domanda dopo la firma dell'accordo di partenariato sui Fondi Europei.
Ore 13.12 Lega, Molinarig: grillini irresponsabili, abbiamo chiuso
"La Lega conferma che non è disponibile ad andare avanti in questa esperienza di governo con il M5s perché, come affermato dal premier Draghi, con il loro atteggiamento hanno mancato di responsabilità e hanno rotto quel vincolo che ha creato il governo di unità nazionale. Servono risposte celeri al Paese su temi economici e sociali. Quindi non vogliamo neanche le provocazioni del Pd o politiche fallimentari come quelle dei ministri Lamorgese e Speranza". Queste le chiarissime parole del capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, al termine della riunione con il segretario del suo partito Matteo Salvini.
Ore 13.03 Vincenzo De Luca: figura da disturbati mentali
"Di questa crisi di governo, prodotta in questi termini, in Europa e nel mondo non ha capito niente nessuno. Il governo ha avuto la fiducia e il presidente si dimette, è chiaro che facciamo la figura dei disturbati mentali": queste le durissime parole del presidente della Campania, Vincenzo De Luca
Ore 12.58 M5S, cresce il fronte pronto a votare la fiducia a Draghi
Sì alla fiducia a Mario Draghi per evitare lo strappo: il fronte dei "governisti grillini, quelli pronti a sostenere il governo in carica ed eventualmente anche ad abbandonare Giuseppe Conte e i suoi "falchi", si allarga man mano che si avvicina il "giorno del giudizio". Questo è quanto sostiene il Corriere, che cita poi le parole della deputata M5s, Maria Soave Alemanno, intervistata dal Corriere del Mezzogiorno: "Come annunciato, se il presidente Draghi chiederà la fiducia alla Camere, io la accorderò senza alcun dubbio", spiega.
Ore 12.46 Meloni: chiedono Draghi resta ma nei sondaggi vince FdI
"A sentire la stampa sembra che tutta Italia stia supplicando Draghi di rimanere, come se questo governo fosse nel cuore di tutti gli italiani. Però poi la stessa stampa avverte che se si votasse stravincerebbe chi sta all'opposizione. Tipiche dissonanze cognitive della sinistra": così su Twitter la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Ore 12.33 Lega: pronti a ok a manovra in tempi brevissimi, a prescindere da esiti crisi
"A prescindere dagli esiti della crisi di governo ed anche in caso di elezioni anticipate, la Lega vuole tutelare la tenuta economica e sociale del Paese garantendo l'approvazione in tempi brevissimi di una legge di bilancio anche tabellare che dia certezze e stabilità. L'obiettivo è evitare un mercanteggiamento preelettorale in sede di bilancio, garantendo al contempo con responsabilità la messa in sicurezza dei conti dello Stato": questa la linea emersa nel corso della riunione di Matteo Salvini con i ministri e i sottosegretari del partito.
Ore 12.12 Meloni: la sinistra ha paura del voto
"Ecco perché le stanno tentando tutte per evitare di tornare subito al voto...". Passa all'attacco sulla sua pagina Facebook, Giorgia Meloni, postando un recente sondaggio di Swg che dà Fdi al 23,8 per cento. "Ecco spiegato perché la sinistra ha così paura delle elezioni", cannoneggi la Meloni.
Ore 11.59 Centrodestra, vertice con tutti i leader
Un vertice con tutti i leader del centrodestra di governo. Si terrà oggi a pranzo a Villa Grande, la residenza romana di Silvio Berlusconi. Oltre a Matteo Salvini sono attesi, tra gli altri, anche Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa.
Ore 11.53 Finita riunione Salvini-ministri: indisponibili a proseguire con M5S
È appena terminata la riunione tra Matteo Salvini, i ministri e i sottosegretari della Lega. Si conferma grande compattezza: il partito è indisponibile a proseguire il lavoro "con gli inaffidabili 5 Stelle e senza chiarezza". L'auspicio è garantire all'Italia soluzioni all'altezza, evitando che provocazioni, liti e figure inadatte blocchino il Paese. Dal confronto di lunedì sera con i gruppi parlamentari, era emersa grande insoddisfazione nei confronti dei ministri Luciana Lamorgese e Roberto Speranza considerati "inadatti a proseguire", tuonano dalla Lega.
Ore 11.23 Mario Draghi al Quirinale
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato al Quirinale per incontrare il presidente Sergio Mattarella. Un nuovo colloquio sulla crisi di governo e i suoi sviluppi.
Ore 10.55 Premier spagnolo Sanchez: "L'Europa ha bisogno di leader come Draghi"
"L'Europa ha bisogno di leader come Draghi", scrive il Premier spagnolo, Pedro Sanchez, in un intervento pubblicato su Politico.eu in cui ricorda di avere "avuto il privilegio di essere con lui in numerose lunghe riunioni del Consiglio europeo. Ho anche avuto un incontro bilaterale fruttuoso con lui lo scorso giugno a Barcellona e, più di recente, abbiamo partecipato al vertice Nato di Madrid. Le sue riflessioni intelligenti, creative e costruttive contribuiscono sempre a portare risultati positivi in una atmosfera positiva di consenso, di cui c'è così tanto bisogno in questi tempi di crisi".
Ore 10.30 Vertici Lega riuniti con Salvini
È iniziata alla Camera la riunione del leader leghista Matteo Salvini con ministri, sottosegretari, capigruppo e vicesegretari del suo partito. Lo riferisce una nota della Lega.
Ore 10.10 Letta avvistato all'uscita di Palazzo Chigi
Il segretario del partito democratico Enrico Letta è stato avvistato mentre usciva da palazzo Chigi intorno alle 9.45. "Avrebbe avuto un colloquio con il premier Mario Draghi durato circa un'ora".
Ore 10.05 Fitch: "Senza Draghi risanamento bilancio più difficile"
"Le dimissioni di Mario Draghi da presidente del consiglio italiano dopo una spaccatura nel suo governo di unità nazionale annunciano una maggiore incertezza politica anche se venissero evitate le elezioni anticipate". Lo afferma l'agenzia di rating Fitch in una nota.
Ore 9.30 Salvini sui social: "Come vi augurate che finisca la crisi di governo?". Commenti: "Subito elezioni"
"Verificato Ore 7.15, nottata di lavoro, riflessioni e progetti in vista delle prossime ore e di scelte importanti su cui noi abbiamo le idee chiare. Se si leggono i giornali purtroppo pare che in Parlamento ci siano decine di deputati e senatori che, pur di tirare a campare e salvare la poltrona, sarebbero disposti a tutto… Un teatrino imbarazzante, che gli Italiani non si meritano. Voi come vi augurate che finisca la crisi di governo provocata dai 5Stelle, fino a ieri (anzi ancora oggi) i migliori alleati del PD?". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, sui social. Le risposte al post, centinaia, sembra andare in un'unica direzione: elezioni subito.