Il retroscena

Draghi pronto a salire al Colle: "Patto con Mattarella", voci sul ribaltone politico

Mario Draghi è pronto a salire al Colle. La situazione nella maggioranza infatti è sempre più complicata per la posizione del Movimento 5 stelle. Se infatti alla Camera il presidente del Consiglio può accontentarsi della fiducia al governo e del non voto pentastellato sul testo del Dl Aiuti, al Senato le cose sono diverse. Per questa ragione il primieri Draghi, al tavolo convocato con i sindacati, riporta il Messaggero, proverà a offrire a Giuseppe Conte una apertura su salario minimo o cuneo fiscale. Mentre per le altre richieste del leader M5s si vedrà. Di sicuro alcune saranno proprio respinte (vedi il "no" a nuove estrazioni di gas o il cashback fiscale).

 

 

A Palazzo Chigi, nonostante tutto, c'è ottimismo e l'idea prevalente è che anche questa crisi rientrerà, magari con un voto positivo al Senato seppur con la messa a verbale della contrarietà sui contenuti. Ma se così non fosse, se giovedì il M5s abbandonasse l'Aula al momento della chiama, cosa farà Draghi? Da Palazzo Chigi si limitano a dire: "Non c'è una posizione".

 

 

In realtà, il "patto con Mattarella" che ha portato Draghi al governo è basato su "schema definito", su un equilibrio, "talvolta precario", che però è l'unico possibile. Il premier però lo ha detto chiaramente: "Il governo non si fa senza il M5S". Erdo, se i grillini si sottraggono dal voto in Senato, Draghi potrebbe salire al Colle. A quel punto Mattarella proverà a convincerlo a restare, ma difficilmente, dicono, si arriverà alla fine della settimana con un Draghi bis.