esecutivo diviso
Ius Scholae, Salvini contro la sinistra: "Vergognoso", governo a rischio
La sinistra approfitta del caos generato dalla guerra e dalla crisi economica per riproporre lo Ius Scholae. La proposta prevede che chiunque possa fare richiesta per la cittadinanza, se è arrivato in Italia prima di aver compiuto 12 anni e se ha portato a termine un percorso scolastico di 5 anni. Un testo a cui si oppone fermamente il centrodestra. "Incredibile, vergognoso e irrispettoso per gli italiani - tuona Matteo Slavini -. In un momento di crisi drammatica come questo, la sinistra mette in difficoltà maggioranza e governo insistendo su cittadinanza agli immigrati e cannabis anziché occuparsi di lavoro, tasse e stipendi".
A far eco al leader della Lega, Augusta Montaruli. La deputata di Fratelli d'Italia chiede che il centrodestra si contrapponga al centrosinistra, perché "lo schema che abbiamo visto dal 2018 in poi è un pastrocchio. Nella sola giornata di oggi in Parlamento viene respinto l’ordine del giorno di Giorgia Meloni per chiedere al Governo di andare in commissione Ue a rinegoziare gli obiettivi del PNRR e renderli attuali alla crisi in corso mentre, nel frattempo, arrivano i provvedimenti sulla legalizzazione della cannabis e della cittadinanza facile. Se queste sono le priorità allora è una ragione in più perché questo Governo vada a casa".
Ma niente, il Partito democratico non ci vuole sentire ed esulta per l'arrivo della proposta in Aula. Secondo il dem Erasmo Palazzotto, lo Ius Scholae è una legge necessaria. Più duro il commento del capogruppo di Liberi e Uguali. Federico Fornaro punta il dito contro Lega, FdI e Forza Italia accusandoli di fare "solo propaganda". Il dibattito dunque si riapre e rischia di essere uno squarcio all'interno del governo Draghi, già alle prese con tante, troppe, identità.