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Alessandra Ghisleri su Luigi Di Maio: "Perfetto berlusconiano", la bomba della sondaggista
Il "long Covid" sembra aver colpito il Movimento 5 stelle: "Stanchezza infinita, convalescenza lunghissima". Ma attenzione, avverte Alessandra Ghisleri: se "abbiamo stimato tra l'11 e il 12 per cento il tesoretto che si ritrova ancora alle politiche", "nulla" però, "è per sempre e un anno è un tempo sufficiente per azzerare il capitale sociale". Certo, sottolinea la sondaggista in una intervista a il Fatto quotidiano, "il movimento di Grillo ha perfino un serbatoio di riserva (calcolo tra il 5 e il 6 per cento) di ex che attendono di capire se possono tornare al loro vecchio amore o devono struggersi nell'astensione continua".
Di certo i Cinque stelle non devono fare l'errore di puntare su questo o quel leader perché, sostiene la Ghisleri, "finora i voti li ha portati il simbolo. Né Di Maio, nemmeno Di Battista, né Fico né alcun altro possono intestarsi doti elettorali. La forza del Movimento era dentro il proprio corpus collettivo. Le individualità sono state del tutto marginali rispetto ai consensi raccolti. È stata la capacità performante del brand a trainare gli uni e gli altri".
Se Luigi Di Maio che "interpreta un perfetto berlusconiano di successo. Ha talento, quelle giacche di sartoria napoletana così preziose, un eloquio sempre nel mezzo, al centro del centro", dovesse lasciare il partito, osserva la direttrice di Euromedia Research, bisogna ricordare che "ogni addio arreca comunque un danno, toglie un pezzetto, riduce di un tanto". E Giuseppe Conte ha "livelli ancora sostenuti di popolarità. Ma i voti sono un'altra cosa", "i suoi elettori hanno memoria lunga, sono documentati, ferratissimi sulle battaglie fatte e su quelle mancate, su quelle vinte e su quelle perse, sulle promesse avanzate e quelle smarrite", "e consiglio di andarci con i piedi di piombo prima di modificare la regola dei due mandati" che "restituisce all'elettore grillino il senso di una diversità del Movimento".