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L'Aria che Tira, Matteo Renzi: "Che fatica disfare i governi"

Ospite de L'Aria Che Tira, Matteo Renzi. Dopo aver sbeffeggiato il Movimento 5 Stelle per le faide interne, il leader di Italia Viva si sofferma su Fratelli d'Italia. In particolare è alla leader che si rivolge nella puntata in onda venerdì 17 giugno. Prima nei sondaggi, Giorgia Meloni starebbe comunque sbagliando. A detta di Renzi, la numero uno di FdI "è una che va da Vox (il partito di destra spagnolo, ndr) ... Se vuole avere un percorso di leadership le consiglio di guardare più al centro". Poi l'ex premier ha parlato anche di quanto accaduto con la caduta del governo giallorosso a inizio 2021: ""Col 2% abbiamo mandato a casa Conte e Salvini e portato Draghi. Il vero dramma di questo Paese è che la gente non ne può più del Renzi di turno che fa e disfa i governi, per me sta diventando un lavoro logorante". 

 

 

Ma l'ex premier, incalzato da Myrta Merlino, ne ha una anche per Matteo Salvini e Giuseppe Conte: "Hanno già avuto il loro momento di follia, Salvini al Papeete e Conte nel 2021 quando ha pensato di asfaltare Renzi appoggiandosi a Ciampolillo e ha perso palazzo Chigi". Infine, non può mancare un pensiero all'assoluzione del padre di Maria Elena Boschi nel caso Banca Etruria: "I 5 Stelle dovrebbero chiedere scusa a Maria Elena ma non lo faranno perché non hanno il senso dell’onore".

 

 

In ogni caso l'obiettivo di Renzi, così come ribadito a Tgcom24, è quello di dar vita a un nuovo centro. "Ci sono tante personalità di livello, ma i nomi arrivano, dopo prima ragioniamo di cosa vogliamo fare. Ci sono tanti sindaci, Brugnaro a Venezia, Sala a Milano, Bucci a Genova, sono molto bravi e non hanno la tessera di partito, uno appoggiato dalla destra, uno dalla sinistra, ci sono le espressioni di Azione, di Più Europa, di Italia viva, di una parte del Pd, di una parte di Forza Italia. Giovanni Toti ha lasciato Forza Italia, ha un consenso buono nella sua regione. Questo mondo deve stare assieme: il centro dello schieramento è garantista, per l'Europa, per il lavoro e contro il reddito di cittadinanza, per un ambiente che crei posti di lavoro non per un ideologismo stupido. Di fronte a queste cose non dare una casa comune è sbagliato".