Al voto al voto
Sondaggio-Mentana, clamorosa flessione del Pd mentre cresce FdI: ecco le nuove gerarchie
Il sondaggio di Enrico Mentana piove, puntuale, dopo la tornata di elezioni amministrative che di fatto hanno segnato la vittoria di Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni, il cui partito è quello che esce più rafforzato dalla chiamata alle urne. Altri dati che sono emersi, la sostanziale scomparsa del M5s, la crisi della Lega a la tenuta del Pd. E il direttore del TgLa7 si interroga: "Come sarebbe andata se al posto delle amministrative si fosse andati a votare per le politiche?".
La risposta alla domanda di Mitraglietta, va da sé, sta nelle cifre della consueta rilevazione firmata ed elaborata da Swg: per la Meloni sarebbe andata bene, anzi benissimo. FdI infatti all'indomani delle amministrative si conferma primo partito, in crescita di 0,2 punti percentuali al 22,8 per cento. Clamorosa, al contrario, la flessione di quel Pd di Enrico Letta che dopo il voto cantava vittoria: il calo è di 0,6 punti percentuali al 21,2 per cento. Terza forza la Lega di Matteo Salvini, stabile al 15% tondo tondo.
Dunque ecco il M5s, che pur guadagnando lo 0,1% arranca al 12,9 per cento. Netto calo anche per Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi lascia lo 0,4% e arretra al 7,6 per cento. Sesta forza a livello nazionale, per Swg, è Azione+Europa, in crescita di un decimale al 5,1 per cento.
E ancora ecco Italia Viva di Matteo Renzi, stabile al 2,5% e pareggiata da Mdp-Articolo 1, in crescita dello 0,1 per cento. Poi i Verdi all'1,4%, Italexit di Gianluigi Paragone che arretra dello 0,2% al 2,4%, Sinistra Italiana al 2,3% e Alternativa all'1 per cento. Le altre liste, complessivamente, raccolgono il 2,3%, mentre il 35% degli interpellati preferisce non esprimere una preferenza.