Voto preso a pallonate

Palermo, seggi chiusi e caos: "Mi dicono amici che...". Il senatore rivela cosa c'è dietro

Caos ai seggi a Palermo, con decine di presidenti di sezione assenti: per questo, centinaia di elettori sono stati mandati a casa, impossibilitati a votare per le amministrative e per i 5 referendum sulla giustizia. Alza la voce Matteo Salvini, che in nome della Lega ha espresso "preoccupazione e sconcerto" al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (che ha votato proprio a Palermo), e protesta anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Diversi seggi chiusi ed elettori respinti. Tutto ciò è gravissimo. Intervengano immediatamente il Prefetto e il Viminale". 

 

 



Ma cosa potrebbe aver scatenato questo (clamoroso) buco nero? Secondo il senatore di Forza Italia e Lega Francesco Giro (ha la doppia tessera), la spiegazione ha dell'incredibile: "Mi dicono gli amici di Palermo che la diserzione in massa dei presidenti e scrutatori di seggio è dovuta dalla finalissima dei playoff per accedere in serie B fra Palermo e Padova. Evidentemente il calcio ha messo in tilt il sindaco Orlando. Bastava organizzarsi e soprattutto coinvolgere la cittadinanza. Ma al sindaco dei palermitani non è mai interessato molto". Insomma, gli scrutinatori designati e assenti avrebbero marcato visita per non rischiare di perdere la partita dei rosanero. "Più di 40 seggi elettorali chiusi a Palermo con tanta gente che torna a casa senza aver votato - riepiloga ancora il senatore Giro -. Spero che l'indignazione monti in tutta Italia e che per ogni palermitano che non riesce a votare ci siano 100 italiani in più in tutta Italia che decidano di andare al voto abbandonando l'astensionismo".

"Molti palermitani sono stati rimandati indietro e non hanno potuto votare. Abbiamo già avvisato il Governo di quanto sta avvenendo che sta vigilando sulla costituzione di tutti i seggi, che man mano stanno aprendo - si legge in una nota dello staff di Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco -. Sappiamo che è una situazione ingiustificabile e inaccettabile. Proprio per questo dobbiamo essere ancora di più ad andare a votare. Dobbiamo andarci tutti noi e dobbiamo convincere anche chi non voleva farlo: la democrazia è più forte di qualsiasi cosa".