Il giorno del voto
Amministrative, caos a Palermo: "Ne mancano 50". La Lega: "Mattarella deve intervenire"
Caos a Palermo nel giorno dell'apertura dei seggi per le amministrative. Secondo quanto si apprende, ci sarebbero almeno 50 sezioni scoperte, perché mancherebbero i presidenti di seggio. Il Comune ha notificato la nomina ad alcuni funzionari interni. In alcuni seggi non è ancora possibile votare per i Referendum, sottolinea a questo riguardo la Lega in una nota in cui si appella al Capo dello Stato e al ministro dell'Interno: "Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l'orario del voto", sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini, insieme ai radicali promotore dei 5 quesiti referendari sulla giustizia. La partita è apertissima, non solo per le amministrative: per rendere valido il risultato del referendum abrogativo, infatti, occorrerà che si raggiunga il quorum della metà dei votanti aventi diritto più uno. Anche per questo, ogni ora, ogni minuto e ogni singolo voto potrebbero risultare decisivi.
Il disastro organizzativo nel capoluogo siciliano è ancora più imbarazzante perché proprio Sergio Mattarella voterà stamattina a Palermo. Il presidente della Repubblica, che è anche capo del Consiglio Superiore della Magistratura e dunque chiamato in causa direttamente dai referendum, è atteso all'Istituto comprensivo Giovanni XXIII-Piazzi, in via Mario Rutelli.Al primo piano, nella sezione 535, sono diversi i residenti che, appresa la notizia dell'arrivo del presidente, lo attendono. Secondo la Stampa, al Quirinale avrebbero mostrato una certa irritazione per l'appello di Salvini al Colle per invitare pubblicamente gli italiani a non disertare l'appuntamento con il voto e recarsi alle urne.