Il retroscena
"Se vince Giorgia Meloni...": il dossier segreto degli Stati Uniti, cosa accadrà al voto
Il voto di domenica è al centro dell'attenzione degli Stati Uniti. Dal responso delle urne si capirà, secondo gli analisti d'Oltreoceano, la stabilità del governo di Mario Draghi e l'affidabilità dell'Italia sull'Ucraina. Ma non solo, perché nonostante siano solo elezioni amministrative, determineranno le aspettative per le Politiche del prossimo anno. Nel retroscena pubblicato da Repubblica, Paolo Mastrolilli ha dato la parola a Ian Bremmer, presidente dell'Eurasia Group, che dice: "Il voto non farà perdere la strada alla coalizione di governo, né costringerà a elezioni anticipate. Ma i risultati saranno seguiti da vicino per vedere come se la cava Fratelli d'Italia rispetto ad altri partiti popolari anti-establishment, come la Lega di estrema destra e il Movimento Cinque Stelle di centrosinistra". Anche perché "Fratelli d'Italia, il partito in crescita dell'estrema destra che è rimasto fuori dall'esecutivo, sta ottenendo costantemente consensi e guida i sondaggi nazionali. Una vittoria il prossimo anno dei Fratelli d'Italia ostili alla Ue manderebbe onde d'urto in tutta la politica europea".
Riflessioni che fanno anche i diplomatici Usa che seguono l'Italia da vicino preoccupati però, soprattutto dalla tenuta della coalizione sull'Ucraina. Scrive Mastrolilli che viene tenuta sotto osservazione la dicotomia fra i giornali, giudicati responsabili pur nella differenza delle opinioni, e il caso dei talk show marcatamente filorussi, chiedendosi se rispondono solo alle esigenze di fare audience con chi la spara più grossa, oppure se dietro c'è una regia del Cremlino che passa attraverso chissà quali inconfessabili favori.
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