Campagna diffamatoria
Lista putiniani d'Italia, "desecretiamo il report": da Franco Gabrielli un siluro sul Corriere
Il Corriere della Sera ha sollevato un polverone pubblicando una lista di presunti putiniani d’Italia, ovvero di influencer e opinionisti che fanno propaganda per Mosca. Il quotidiano diretto da Luciano Fontana ha sostenuto che quello fosse materiale raccolto dall’intelligence, contenente i canali usati per diffondere informazioni pro-Cremlino e la ricostruzione dei vari contatti. Da giorni non si parla di altro, soprattutto nei talk show, ma adesso è arrivata la presa di posizione di Franco Gabrielli.
“Il perdurare di una campagna diffamatoria - ha dichiarato il sottosegretario di Stato con delega alla Sicurezza - circa una presunta attività di dossieraggio da parte della comunità di intelligence (in realtà inesistente), mi ha convinto a chiedere al Dis di declassificare il tanto evocato ed equivocato Bollettino sulla disinformazione che avrebbe ispirato il noto articolo sul Corriere della Sera”. Gabrielli ha quindi messo in chiaro che quei documenti riguardavano “un’analisi del fenomeno basata unicamente su fonti aperte” e che non contenevano “alcun elemento proveniente da attività di intelligence”.
“Auspico che la lettura integrale del Bollettino - ha aggiunto - faccia comprendere la reale finalità della sua collazione e porti alla definitiva cessazione di ogni infamante sospetto sull’attività dell’intelligence nazionale o su fantomatici indirizzi governativi volti a limitare il diritto di informazione da me, in più circostanze, evocato - ha chiosato Gabrielli - come vero ed efficace antidoto alla disinformazione”.