L'iniziativa del leghista
Matteo Salvini, "atterra a Mosca tra poche ore": clamorosa missione di pace
Matteo Salvini sta per andare in Russia. L’indiscrezione arriva come un fulmine a ciel sereno, dopo che c’erano state voci smentite direttamente dal segretario della Lega. Fonti del partito hanno però fatto trapelare la notizia di una partenza per Mosca “imminente”: i dettagli sarebbero in via di definizione, ma ormai sarebbe certa la missione di Salvini, che vuole contribuire a un cessate il fuoco tra la Russia e l’Ucraina.
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L’idea era emersa in diverse occasioni nelle scorse settimane, con Salvini che tra smentite e allusioni non aveva però effettivamente organizzato il viaggio. Invece a quanto pare nelle ultime ore l’iniziativa avrebbe subito un’accelerazione improvvisa e si sarebbe concretizzata: il segretario leghista potrebbe atterrare in Russia già nelle prossime ore. Le sue ultime dichiarazioni sul conflitto hanno riguardato la telefonata avvenuta ieri tra Mario Draghi e Vladimir Putin: “Bene i contatti diretti, giusto tenere aperti i canali diplomatici e chiedere alla Russia gesti di pace, a partire dalla riapertura alle esportazioni di grano”.
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Dopo pochi minuti, arriva la conferma dallo stesso Salvini, che si dice "pronto ad andare a Mosca o Istanbul" comunque "ovunque serva" recarsi per cercare di riannodare i fili del dialogo tra le parti coinvolte nel conflitto in Ucraina. "Io a Mosca? La pace merita l'impegno e lo sforzo di tutti. Ci sto lavorando, se fosse utile e possibile sarei disponibile". Ancora oscuri termini e dettagli della trasferta così come gli incontri che potrebbe fare. Certamente non pare un caso che la missione sia stata fatta trapelare il giorno dopo la telefonata di Mario Draghi e Vladimir Putin, come se il capo della Lega attendesse una sorta di 'lasciapassare'. In ogni modo, da via Bellerio in serata si prende tempo e si parla di viaggio "possibile". Qualora l'eventualità diventasse più concreta, Salvini informerà il presidente Draghi e ne parlerà con i vertici della Lega, si sottolinea. Altrettanto certo è che Silvio Berlusconi, un tempo legato da uno stretto rapporto di amicizia con Putin, non avrebbe avuto alcun ruolo nell'organizzazione di questa trasferta. D'altronde, il Cavaliere non avrebbe certo bisogno di ambasciatori con Putin o con il governo russo.