Sussurri e grida
Mario Draghi "abbattuto" da Conte? "Fuori dal governo ed elezioni a ottobre
Il voto per la presidenza alla commissione Esteri si va ad aggiungersi alla lunga lista di flop firmati Giuseppe Conte. Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che ora aleggia lo spettro delle elezioni anticipate. D'altronde per Mario Draghi tutto ci voleva fuorché il disastro del Movimento 5 Stelle. Ad oggi, dopo i continui attacchi sull'invio di armi all'Ucraina, i grillini non possono che rincarare la dose, delusi dalla mancata elezione in Senato. E così la possibile uscita del Movimento dal governo non è più una remota ipotesi.
"La questione - è il ragionamento del premier riportato da La Stampa - potrebbe divenire delicata solo se i 5stelle facessero scelte di un certo tipo...". A temere l'addio M5s anche gli alleati del Partito democratico: "Un minuto dopo Salvini farebbe lo stesso. E noi pure. Del resto, a quel punto cosa potremmo fare? Versare da soli il sangue per gli altri?". Da qui il retroscena che vede le elezioni più vicine di quanto si crede, a ottobre. "Troppi incidenti si stanno accumulando e possono far deragliare una macchina di Governo, anche se non si vuole. Richiamo tutti gli attori, a partire da noi stessi", è l'amaro sfogo di Enrico Letta.
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Occhi puntati dunque sul precipitare della situazione. E non solo per l'esecutivo. Non a caso il segretario dem ha avvertito Conte che le conseguenze di un tale gesto sarebbero devastanti e non permetterebbero una nuova alleanza Pd-M5s. Gli stessi ministri Cinque Stelle, in caso di strappo, sono pronti a lasciare il loro leader al suo destino. Basterà questo a frenare gli impulsi d'opposizione di Conte?