Il punto
Draghi e Salvini, tutta la verità sul loro rapporto: Marcello Sorgi, perché trema Giuseppe Conte
Tra Mario Draghi e Matteo Salvini sembra essere tornato il sereno. Senza indugi né margini di ambiguità. Il tutto con la sterzata su posizioni più soft da parte del leader della Lega su armi all'Ucraina e Finlandia e Svezia nella Nato. E così, in maggioranza, il M5s di Giuseppe Conte appare sempre più isolato.
E sulle dinamiche in atto, nonché sui rapporti tra il numero uno del Carroccio e il premier, si spende Marcello Sorgi nel suo "Taccuino" sulla Stampa. Dove premette: "Più il Movimento 5 stelle di Conte diventa una pentola in ebollizione da cui può scaturire (magari senza volerlo) una crisi, e più Salvini alterna pressioni su Draghi e prove di responsabilità, per dimostrare che l'obiettivo della Lega non è buttare giù il governo in un contesto drammatico come l'attuale, ma trovare soluzioni condivise per i problemi".
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Tra le soluzioni prioritarie per Salvini, il problema dei balneari, "per i quali il leader del Carroccio prevede un compromesso simile a quello trovato per il Catasto", sottolinea. Dunque, Sorgi sottolinea il fatto che il leghista "probabilmente riflette sull'inutilità della linea tanto peggio tanto meglio, e cerca spazi di interlocuzione sui problemi più urgenti. A partire, appunto, da quello dei balneari, che con l'inizio della stagione estiva potrebbe essere aggravato da scioperi dei gestori degli stabilimenti".
Ed in controluce ecco che Draghi "dimostra che il suo rapporto personale con Salvini è rinsaldato, incassa un'intesa importante alla vigilia del suo intervento parlamentare in cui Conte si prepara ad una contrapposizione frontale con il governo e a chiedere un nuovo appuntamento per potere presentare una mozione su cui chiedere un voto, non certamente positivo per il governo", conclude Sorgi. Rapporti solidi, tra Draghi e Salvini, mentre i grillini appaiono sempre più soli e ininfluenti.