Elezione diretta del presidente

Parte lo "schiaffone" per la Meloni: "giochi di palazzo", rottura insanabile nel centrodestra?

Pietro De Leo

Niente da fare. La proposta di legge di riforma dell'architettura dello Stato in senso presidenziale sul modello francese presentato da Fratelli d'Italia viene abbattuta in Aula alla Camera. Si tratta di un tema qualificante di Giorgia Meloni negli ultimi mesi, che era stato anche al centro della kermesse Atreju lo scorso dicembre. Il voto, però, almeno al momento tira giù ogni speranza e vengono approvati, l'uno dopo l'altro, gli emendamenti soppressivi presentati dal centrosinistra. Via quindi tutti gli articoli dall'1 al 5, esito cui consegue la decadenza di quelli restanti (il testo ne comprendeva 13 in tutto) e fa pronunciare al vicepresidente di turno della Camera, Ettore Rosatoil de profundis: «La proposta si intende interamente respinta».

 

 

 

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, Capogruppo di Liberi e Uguali, che addirittura si lancia in una velata (nemmeno tanto), evocazione di un modello putiniano. Alla fine, però, non basta un centrodestra compatto per far passare la proposta, gli emendamenti soppressivi prevalgono con 34 voti di scarto. Tralasciando i 19 astenuti di Italia Viva, risaltano gli assenti nel centrodestra, 16 di Forza Italia, 26 della Lega e 3 anche in Fratelli d'Italia. I parlamentari in missione sono rispettivamente 7, 13 e 1. Una manciata di assenti, poi, anche in Coraggio Italia. Tuttavia, Giorgia Meloni evidenzia il segnale di compattezza. Il voto in Aula, quantomeno, «dimostra che sulle grandi domande nel centrodestra c' è convergenza. Il segnale è stato buono. Sul resto, però, vedremo».

 

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LA BATTAGLIA CONTINUA - Poi, la Meloni se la prende con i giallorossi: Vogliono continuare con i giochi di palazzo perché hanno paura che non eleggerebbero chi vogliono loro». Tuttavia, dice, «si sappia che Fratelli d'Italia continua questa battaglia. Alle queste politiche chiederemo il voto degli italiani anche per questo». Il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia Francesco Lollobrigida attacca: «Spiace che la sinistra abbia perso un'occasione importante per schierarsi dalla parte degli italiani». Il vicepresidente di Montecitorio Rampelli va giù duro, accusando Pd e Movimento 5 Stelle di essere "golpisti bianchi". Replica del dem Fiano