Il ritorno del Cav

Silvio Berlusconi, "deluso e addolorato" da Putin: "Quando lo conobbi 20 anni fa...", il retroscena sullo zar

“Non posso e non voglio nascondere di essere profondamente deluso e addolorato dal comportamento di Vladimir Putin”. Ha parlato chiaro Silvio Berlusconi dal palco di Roma, dove ha tenuto l’intervento conclusivo della convention azzurra denominata “L’Italia del futuro”. Il Cavaliere non appariva fisicamente in pubblico da ottobre 2019, quando prese parte alla manifestazione organizzata da tutto il centrodestra contro l’allora governo giallorosso.

 

 

Di tempo ne è passato e di cose ne sono successe, tra cui una pandemia e adesso una guerra nel cuore dell’Europa. Berlusconi non ha affatto evitato l’argomento-Putin: “Si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero. Io lo avevo conosciuto vent’anni fa e mi era sempre sembrato un uomo di democrazia e di pace”. Il Cavaliere ha dedicato un passaggio del suo intervento anche ai massacri di civili avvenuti a Bucha e in altre cittadine ucraine: li ha definiti “crimini di guerra”, sui quali la Russia “non può negare le sue responsabilità”. Insomma, una netta scelta di campo, quella ribadita dal Cav, che non ha lasciato spazio ad alcuna ambiguità.

 

 

Poi Berlusconi si è occupato delle questioni interne e ha ribadito il ruolo importante, presente e futuro, di Forza Italia: “Siamo ancora qui, più determinati che mai. I numeri non ci soddisfano, ma sono in continua e costante ascesa. Siamo determinati sul piano dei numeri, perché senza di noi non esiste nessuna maggioranza possibile, né di destra né, per assurdo, di sinistra”.