I dati aggiornati
DiMartedì, Giorgia Meloni "turbo-Ucraina": sondaggio Pagnoncelli, FdI in orbita
L'effetto Ucraina continua a mettere il turbo a Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni. Nando Pagnoncelli, nel consueto sondaggio Ispos per DiMartedì, su La7, spiega come il gradimento del governo di Mario Draghi tenga ancora, con il 60% di giudizio positivo per il premier e il 57% per l'operato dell'intera squadra di ministri, apprezzati sia per le misure sui carburanti sia per il superamento delle restrizioni legate al Covid. "A 14 mesi dal suo insediamento, il gradimento di Draghi resta il più alto tra coloro che l'hanno preceduto", sottolinea Pagnoncelli.
Leggi anche: Giorgia Meloni, la stoccata a Berlusconi e Salvini: "Chi comanda lo decidono gli italiani"
Ma sono più rilevanti i dati strettamente politici del sondaggio. La Meloni cresce di 1 punto, sale al 37% e scavalca Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle al 36%. Sul podio resta Roberto Speranza, ministro della Salute al 35% grazie alla visibilità garantita dalla pandemia. Dietro di loro, Enrico Letta del Pd al 28%, una sorprendente Emma Bonino al 26% come Silvio Berlusconi, Carlo Calenda di Azione e il leghista Matteo Salvini al 24%, sempre più penalizzato dallo "schiacciamento di governo".
Meloni e FdI, "turbo-Ucraina": il sondaggio di Pagnoncelli, guarda il video di DiMartedì
Leggi anche: Vittorio Feltri, una scomoda verità su Giorgia Meloni: "A chi dà fastidio un premier con la gonna"
E' sui partiti, però, che si evince al meglio l'effetto della guerra sull'opinione pubblica. Fratelli d'Italia sale al 21,5% e precede il Pd, stabile al 20,9%. La Lega perde terreno e scende al 17,5 per cento. "Un dato è interessante. Nell'autunno scorso queste tre forze erano sostanzialmente appaiate, separate da pochi decimali", sottolinea Pagnoncelli. In flessione ormai stabile i 5 telle, al 14,5%. A superare "lo sbarramento" anche Forza Italia (8,1%) e Azione e +Europa, che in cartello raggiungono il 3,6%. Tra i cosiddetti cespugli, notevole il risultato di Italexit di Gianluigi Paragone, al 2,3 per cento.