A Mezz'ora in più
Mezz'ora in più, Giuseppe Conte: "Se cambia l'indirizzo di governo...", la sfida a Draghi sulle spese militari
"Il M5s non vuole una crisi di governo, ma siamo una forza di maggioranza relativa e se si tratta adesso di discutere di un nuovo indirizzo che non era nel patto fondativo di questo governo noi faremo valere la forza delle nostre argomentazioni". Giuseppe Conte, ospite di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più su Rai 3, è tornato sull'aumento delle spese militari, minacciando in maniera non troppo velata che potrebbero esserci dei problemi nel caso in cui i grillini non venissero ascoltati. "Che vuol dire?", gli ha chiesto allora la conduttrice. E l'ex premier ha continuato: "Vuol dire che il governo ci deve ascoltare".
Poi, ribaltando la situazione, ha detto: "Diciamo che è il governo che si assume la responsabilità della fibrillazione. Noi vogliamo lavorare per realizzare la transazione energetica". In un secondo momento, rivolgendosi alla Annunziata ha aggiunto: "Mi faccia però parlare con Draghi e troveremo prospettiva di buon senso". I toni del presidente del Movimento, comunque, sono stati piuttosto seri: "Mi imputate di voler mettere in crisi il governo, ma stiamo solo ponendo un tema politico di cui non avevamo mai discusso prima della nascita del governo".
Parlando invece della sua assenza in aula durante il discorso del presidente Zelensky, Conte ha detto: "Roberto Fico, presidente della Camera, ma anche M5s, è stato lui il. promotore dell'intervento di Zelensky in Parlamento in seduta comune, perché dovete andare a rimestare su Conte che non è andato in Parlamento?". Infine. sui sospetti dietro alla missione russa in Italia in piena pandemia nel 2020, l'ex premier è stato netto: "Il Copasir ha già chiarito che non c'è stato nessun elemento di spionaggio nell'operazione di aiuto sanitario della Russia in Italia nel 2020. Il resto è complottismo e dietrologia".