Nero su bianco

Green pass, M5s in rivolta contro Giuseppe Conte: "E la Costituzione?", caos sul certificato

Non bastavano i giudici, ora Giuseppe Conte deve vedersela anche con i grillini. In particolare con venticinque deputati e tre senatori. Sono loro ad aver inviato una lettera al leader del Movimento 5 Stelle, chiedendo l'abolizione del Green pass. Tra i firmatari due pezzi grossi: Riccardo Fraccaro, già ministro e sottosegretario a Palazzo Chigi nonché un tempo fedelissimo di Conte, e Virginia Raggi, ex sindaca di Roma. 

 

 

Tutti insieme, riporta Il Foglio, hanno seguito la proposta del deputato piemontese Davide Serritella. È lui il promotore dell'iniziativa arrivata direttamente ai vertici del M5s. E così al presidente Conte e ai capigruppo di Camera e Senato, Davide Crippa e Mariolina Castellone, i Cinque Stelle chiedono di uscire dal Green pass con una tabella di marcia presentata proprio da loro. L'obiettivo? L'accantonamento della certificazione verde entro il 31 marzo, a stato d’emergenza scaduto. In quell'occasione - è il loro ragionamento - difficilmente Mario Daghi potrà opporsi. "L’Italia – si legge nel documento - ha posto in essere forzature costituzionali per fronteggiare la pandemia, stigmatizzate anche a livello internazionale". 

 

 

La missiva arriva in un momento tutt'altro che casuale, ossia a ridosso dell'incontro tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e i capigruppo grillini. Non solo, perché l'iniziativa arriva a poche ore di distanza da una mezza prova di forza in Aula. I pentastellati si sono infatti rifiutati di ritirare un ordine del giorno che impegnava il governo a rottamare il Green pass il 31 marzo. Insomma, il fronte No pass mette a serio rischio la leadership di Conte, già alle prese con la decisione del Tribunale di Napoli che ha di fatto sospeso la sua elezione.