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Ucraina, la fucilata di Matteo Salvini a sinistra e Tusk: "Fuori dal mondo, chi lo fa è complice"
A fare il punto sull'emergenza in Ucraina, sulla guerra mossa dalla Russia, ci pensa Matteo Salvini. Il leader della Lega dice la sua intercettato dai cronisti, il video del suo intervento è stato proposto in diretta da Myrta Merlino a L'aria che tira, il programma in onda su La7.
"Bisogna dialogare con tutti, nel mio piccolo è quello che faccio - premette Salvini -. Lo farò con tutte le parti in causa, col ruolo del Vaticano che funge da mediatore. L'urgenza è bloccare i missili e le bombe, con tutti i gesti necessari, se servono le sanzioni. Ho apprezzato l'intervento di Mario Draghi, sul fatto che l'Italia deve essere autosufficiente sull'energia. E io aggiungo anche il ritirno al nucleare", rimarca il leader del Carroccio.
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Dunque gli ricordano come Donald Tusk abbia accusato l'Italia, che si sarebbe disonorata per non volere sanzioni più dure. Secca la risposta di Salvini: "Chi divide in Italia e in Europa fa il gioco di chi aggredisce. Parole fuori luogo, attacchi ingenerosi al governo italiano, tedesco e ungherese. Quando volano i missili e i bimbi muoiono, chi divide e fa polemica è fuori dal mondo, è complice. Questo vale sia in Italia sia in Europa. Le parole del signore che lei menzionava sono il contrario di quello che occorrerebbe fare", conclude Salvini. Evidente il riferimento al Pd e alla sinistra quando insiste sul "sia in Italia sia in Europa", riferimento dovuto agli attacchi ricevuti alla vigilia.
E ancora: "Le sanzioni? Diamo pieno mandato al presidente Draghi a trattare a nome dell'intero popolo italiano per fermare la guerra. È ovvio che occorrerà dialogare con tutti, con l'Ucraina e anche con Mosca. Sulle sanzioni, però, evitiamo come in passato di fare qualcosa che favorisca qualcuno e colpisca solo l'economia, le imprese e le persone italiane", conclude Salvini.