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Mario Draghi, l'indiscrezione: a giugno l'incidente per aprire la crisi di governo
Dopo quanto è accaduto sul decreto Milleproroghe, con l’esecutivo che è andato più volte sotto alla Camera, sono salite le quotazioni di un “incidente” politicamente rilevante che potrebbe avvenire nei prossimi mesi. Stando la ricostruzione di Francesco Verderami, c’è addirittura già una data indicativa di quando potrebbe avvenire tale “incidente”: a giugno, dopo l’arrivo della seconda tranche del Pnrr.
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Per questo, secondo il giornalista del Corriere della Sera, Mario Draghi si è fatto subito sentire con una “strigliata” alle forze che compongono la maggioranza: si tratta di una “mossa preventiva per tentare di bloccare lo stillicidio”. Il premier ha accusato i capidelegazione di non essere in grado di “garantire il rapporto tra il governo e i partiti”, ma c’è dell’altro: l’ex numero uno della Bce sente di essere nel mirino delle forze politiche, che lo reputano indebolito dopo la partita per il Quirinale. Eppure sono stati proprio i partiti a non volere in alcun modo che Draghi si muovesse da Palazzo Chigi…
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Nei giorni dell’elezione del presidente della Repubblica il premier era ritenuto intoccabile, eppure adesso le cose sono già mutate: nel giro di pochi mesi non è escluso che possa avvenire un “incidente” talmente rilevante da richiedere il voto anticipato. Anche perché Draghi ha già messo in chiaro che non accetterà compromessi sulla sua road map: non resta che vedere come evolverà la situazione mano a mano che i partiti si avvicineranno a fine legislatura.