Ma si può?
Matteo Salvini "drogato", l'orrore a sinistra: "La necessità di assentarsi spesso un attimo per...". Chi vince "una bella querela"
Nella raffica di insulti contro Matto Salvini arrivati da sinistra, ci mancava il "drogato". A vincere una querela sarà il Riformista, che in un "commento" quirinalizio del 29 gennaio ci è andato decisamente troppo pesante. "Fra le centinaia di insulti e attacchi della stampa sinistra, questo lo voglio offrire alla vostra riflessione - scrive su Facebook il leader della Lega -. Non è un attacco politico dei soliti: razzista, cretino, fascista, imbecille o simili. No. Nell'articolo del Riformista del 29 gennaio a firma di tale Angela N. si legge di 'commenti pesanti sulle frequenti necessità di Salvini di assentarsi un attimo, giusto un attimo, per poi tornare rinfrancato e pimpante".
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"Ho capito io quello che avete capito voi? - chiede un esterrefatto Salvini ai suoi followers -. Uscirei spesso dall'ufficio, durante le riunioni, per andare a drogarmi in bagno e tornare pimpante… Accetto tutto, ma non questo". "In questi giorni - scrive ancora Salvini - mi hanno accusato di essere ingenuamente leale e troppo generoso, di fare tante proposte e di fidarmi delle persone, mentre altri - da destra e sinistra - tradivano, fuggivano, dicevano solo No. Accuse che accetto, e di cui anzi vado orgoglioso. Ma drogato proprio no: questo non fa parte della contesa politica, questo va oltre, vorrei chiedere a questi "giornalisti" di ricordarsi che fuori dai palazzi della politica ho due figli che rispettano e amano il loro papà, che con tutti i suoi difetti è per loro un modello. Non chiedo rispetto, per qualcuno sarebbe troppo, ma almeno un po' di pudore e vergogna pensando ai bambini, questo sì. Buona domenica a voi amici, comunque la pensiate. E per la signora e il suo 'giornale' invece, una bella querela e tanti soldi da dare in beneficenza ai ragazzi di San Patrignano".
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La Lega si schiera ovviamente a fianco del suo segretario: "Il vergognoso articolo apparso ieri su Il Riformista in cui si insinua che Matteo Salvini sia uscito frequentemente dal suo ufficio per andarsi a drogare in bagno è quanto di più meschino, triste e raccapricciante sia stato scritto in questi giorni - sottolineano in una nota i due capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo -. Anche l'odio politico deve avere un limite. La droga rappresenta dramma e morte e nessuna insinuazione del genere è tollerabile. Il giornale si scusi immediatamente o mostri le prove. C'è chi gioca a inventarsi notizie per avere un briciolo di notorietà, ma su questi temi non si scherza",