La zampata del critico

Quirinale, Vittorio Sgarbi: "Sabino Cassese? Spero sia vero, colpo di genio di Matteo Salvini"

Quirinale, che sarà? Il mistero continua, dopo quattro voti che non hanno portato a nulla. In serata il vertice della Lega, fonti riferiscono di un possibile contatto tra Matteo Salvini ed Enrico Letta. Ma la quadra ancora non c'è. La partita si chiuderà domani, venerdì 28 gennaio? Oppure si andrà fino al weekend e chissà quanto ancora?

Il borsino dei nomi, come ogni giorno, è scosso da fluttuazioni: ascese e crolli. Tra chi sembra crollare, per esempio, Pierferdinando Casini, su cui è piovuto il "niet" di Salvini. Poi c'è Mario Draghi, sempre sullo sfondo, e dato in risalita.

Quindi Sabino Cassese, il giurista che nelle ultime ore ha concesso due battute sulla sua candidatura al Quirinale, che non ha affatto smentito. Il suo nome, per inciso, piace molto a Giorgia Meloni, e Salvini sarebbe intenzionato a ribadirlo nel prossimo vertice di centrodestra. Insomma, domani potrebbe essere proprio quello di Cassese il nome che il centrodestra ha annunciato di voler scrivere sulla scheda. A meno di altri accordi col Pd: tutti, infatti, vogliono evitare una conta, una forzatura con numeri così ballerini.

Ma se Cassese fosse, la vittoria sarebbe tutta del king-maker Salvini: lui, infatti, ad inserire il costituzionalista nel lotto dei papabili. Ieri, lo scoop del Foglio, poi smentito ma non in modo poi così netto, sull'incontro tra Salvini e Cassese a casa di quest'ultimo. E tra chi pensa che quello di Cassese sarebbe un successo del leader della Lega, c'è Vittorio Sgarbi. Entrando alla Camera, in serata, si è infatti concesso ai giornalisti per una rapidissima battuta: "Cassese sarebbe un colpo di genio di Salvini, spero sia vero. Un uomo che è stato durissimo contro i dpcm", ha chiosato il critico d'arte, da sempre contrario allo strumento legislativo utilizzato nel contrasto alla pandemia.