Il potere dei numeri
Quirinale, Elio Vito di Forza Italia attacca: "Scheda bianca? Decisione scriteriata, ora la sinistra sa che può fare da sola"
La quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica si è conclusa con un nulla di fatto, come era ampiamente annunciato. A partire da questa tornata il quorum è sceso da 673 a 505, ma la colazione di centrodestra - composta da Lega, Fdi, Forza Italia, Coraggio Italia e Rinascimento - ha deciso di non ritirare la scheda. Alcuni esponenti non hanno però rispettato tale consegna: tra questi, Vittorio Sgarbi ed Elio Vito.
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Il deputato di Forza Italia ha criticato apertamente la scelta dell’astensione: “La scriteriata decisione dei leader del centrodestra di non partecipare alla votazione - ha scritto in un tweet - ha dimostrato solo che il centrosinistra, con 538 votanti, è autosufficiente per eleggere il presidente della Repubblica”. Arturo Scotto, coordinatore di Articolo 1, ha fatto la stessa riflessione: “Il centrodestra ha solo 441 voti. Nemmeno con il binocolo possono eleggere il presidente della Repubblica a maggioranza”.
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Intanto però Matteo Salvini si è detto molto fiducioso di poter risolvere la partita del Quirinale in tempo brevi: “Conto di chiudere entro domani e conto dopodomani di vedere i miei figli - ha dichiarato a Corriere Tv - tra poco telefonerò agli altri leader, in rigoroso ordine alfabetico, così non ci saranno interpretazioni e nessuno si offende”. Il segretario della Lega non si è però espresso sui nomi, in particolare su quelli di Elisabetta Belloni e Pier Ferdinando Casini, ma ha ribadito la sua missione: “Tenere unito il centrodestra e tenere unita la maggioranza”.
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