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Covid, la Lega in pressing su governo e Cts: "Basta ossessione, si inizia a cambiare rotta"
Altro pressing della Lega sul governo. Il Carroccio ha chiesto un cambio di passò là dove si concentra la gestione comunicativa dell'emergenza Covid: il Comitato tecnico scientifico. Tra gli obiettivi del partito di Matteo Salvini quello di tranquillizzare gli italiani. Per Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, solo con un clima "meno ossessivo" si può andare verso "una ripartenza il più veloce possibile", perché "il vero sostegno è far fatturare le aziende". Insomma, Garavaglia si accoda a Matteo Bassetti affermando che tutto "dipende da come noi trasmettiamo all’estero l'immagine del Paese", perché "avere un approccio più sereno non vuol dire nascondere i dati, ma dare i dati giusti, in maniera corretta". E "Il virologo Bassetti ha dato suggerimenti molto utili in tal senso, mi auguro che se ne prenda atto e che si inizi a cambiare direzione".
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Non sono dunque un caso le parole di Luca Zaia. Anche lui leghista, il presidente della Regione Veneto ha chiesto di rivedere la definizione di "caso Covid". Spesso e volentieri infatti viene liquidato come caso Covid anche "la partoriente che arriva in ospedale e lì scopriamo che ha il Covid. Noi chiediamo che questi casi vengano depennati dalle statistiche". Per questo l'appello al Cts è inevitabile, con Zaia che sceglie il Corriere della Sera per dire la sua: "Con il massimo rispetto, chiedo al Comitato tecnico-scientifico di valutare se sia possibile introdurre anche in Italia questa classificazione".
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In tal modo si valuterebbe come caso Covid solo se si verificassero due condizioni nello stesso tempo: la presenza di una malattia respiratoria o una sindrome influenzale e la positività a un tampone. "Vuol dire che non dobbiamo più considerare gli asintomatici e concentrarci su chi sta davvero male", ha spiegato Zaia. Una richiesta accolta dal ministro della Salute Roberto Speranza, che ha deciso di ritoccare il bollettino: d'ora in poi verranno esclusi dal conteggio pazienti di altri reparti che scoprono di essere positivi ma sono asintomatici.
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