Divergenze
CartaBianca, Di Battista insulta Draghi: "Non capisce nulla". Paolo Mieli umilia il grillino: "Forse scordi che i tuoi amici..."
"Mario Draghi vorrei che facesse il nonno a Città della Pieve". Alessandro Di Battista, ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca su Rai tre, nella puntata dell'11 gennaio, attacca il premier e l'esecutivo: "Io ero contrario dal primo giorno al governo Draghi, il governo dell’ammucchiata. Per me le elezioni sono l’alternativa migliore". Quindi affonda: ""Negli ultimi mesi si sono pavoneggiati per la supremazia dell’Italia nella gestione della pandemia, ma abbiamo una situazione da terzo mondo. Basti pensare ai tamponi. Draghi non capisce nulla di politica e secondo me capisce poco di economia". Dibba invece capisce tutto. "La pandemia è importantissima, ma non si parla più di mafia, energia, corruzione, povertà. Tante questioni correlate alla nostra esistenza".
Parole quelle di Alessandro Di Battista che scatenano la reazione di Paolo Mieli, che, caustico ribatte: "Caro Di Battista, gli unici che sono stati in tutti i governi di questa legislatura sono gli amici suoi dei Cinque Stelle".
Ma Dibba insiste: "Draghi cerca di accontentare tutti perché senza i voti di tutti non può diventare Presidente della Repubblica." E di nuovo Mieli lo inchioda: "Draghi secondo me non pensa al Colle. Mi trovi oggi un parlamentare che ha detto di volerlo al Quirinale".