Contrordine

Giuseppe Conte, l'annuncio: "M5s, potete tornare in tv". Mossa suicida prima del Quirinale?

Giuseppe Conte toglie il broncio alla Rai. La protesta del leader del Movimento 5 Stelle contro la tv di Stato, dopo che i grillini sono stati esclusi dalle nomine dei direttori, è durata ben poco. "Crediamo che sia questo il momento decisivo per proporre una riforma che declini al futuro l'azione della Rai, rendendola appetibile e al passo con le sfide tecnologiche e culturali che i tempi ci impongono", è l'esordio della nota da lui diffusa prima di andare dritto al punto: "Per queste stesse ragioni, abbiamo deciso di sospendere l'assenza simbolica dalle testate del servizio pubblico radiotelevisivo sulla quale avevamo collegialmente convenuto lo scorso 17 novembre". 

 

 

E ancora: "Una decisione - quella di oggi - che matura in uno dei momenti più delicati e difficili di questa pandemia, in cui è indispensabile metterci la faccia e avere un filo diretto con gli italiani per spiegare le decisioni con trasparenza e trasmettere forza e fiducia". Sarà questo il vero motivo dietro al cambio di passo? Per Dagospia no. Maliziosamente il sito di Roberto D'Agostino non può che notare una certa coincidenza. Guarda caso, è il ragionamento, Conte cambia idea proprio a ridosso delle elezioni per il nuovo presidente della Repubblica, quando "peones e malpancisti vari e avariati possono andare a dire la qualunque e fare ancora più casino". 

 

 

Tentando di sviare i malpensanti, l'ex premier ha anche aggiunto di aver "accelerato il percorso che porta a una proposta di riforma della Rai. In primo luogo con l'attività e le audizioni a livello parlamentare, il confronto con gli esperti e lo studio delle recenti riforme del sistema radiotelevisivo attuate in altri Paesi europei". Il tutto racchiuso all'interno del progetto che, sempre per casualità, il Movimento andrà a esporre nei prossimi giorni.